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“M’ama – Dillo con un mochi” è il fashion finger food di cui non potrete più fare a meno

Tempo di lettura: 5 min.

Mi piacerebbe che si usasse l’espressione “Vorrei un M’ama”

“Vendiamo esperienze […]”, questa è la frase che chi è dietro “M’ama – Dillo con un mochi” usa per descrivere il primo brand che realizza mochi gelato, con gelato artigianale italiano. Un binomio piuttosto singolare che ha tutta l’aria (e il gusto) di essere vincente.

Incuriosite, abbiamo incontrato Valentina, co-founder di “M’ama – Dillo con un mochi”, un vulcano di idee: precisa, inquadrata e soprattutto convinta delle infinite potenzialità del progetto a cui ha saputo dare forma.

Da quale idea è scaturito il progetto “M’ama – Dillo con un mochi”?

I’m addicted to mochi. In commercio non li trovavo, nei ristoranti erano solo d’importazione (realizzati con semi-preparati)… e allora era troppo chiedere di avere un prodotto Italiano con ingredienti italiani?

Ecco che un giorno di circa un anno fa è nata “M’ama – Dillo con un mochi”. Non vorrei che la parola “addicted” abbia una connotazione negativa, tanto più che il mochi si regala in Giappone per augurare felicità nei momenti speciali della vita.

Il mochi “unisce”: messo al centro del tavolo tra commensali appena conosciuti, spezza quell’imbarazzo iniziale e distende gli animi, creando legami.

Italiana da sempre e per sempre, esploro la cucina degli chef come un’alchimista alla ricerca della formula magica e non nascondo che subisco il fascino dell’arte e del colore dell’impiattamento.

Perché “M’ama – Dillo con un mochi”?

Cinque sono i petali del logo che ricorda una margherita e invita gli innamorati a cogliere l’ultimo petalo… l’ultimo mochi.

Il mochi è sempre visto un po’ scetticamente per la sua consistenza molto poco simile a quella dei cibi italiani tradizionali. Perché invece dovremmo abituarci a farcene delle belle scorpacciate?

È vero, ma il nostro “M’ama – Dillo con un mochi” è prodotto in Italia e per di più con ingredienti tutti italiani. Il contatto con le tradizioni asiatiche ci ha permesso di conoscere un prodotto che reinterpretato, rinnova la tradizione italiana del gelato artigianale arricchendola di un’aurea esotica e proiettandola nel futuro: un dessert gelato che affascina sia i cultori del gelato italiano che le nuove generazioni.

“M’ama – Dillo con un mochi” ha un cuore di gelato artigianale italiano avvolto da una pastella di riso cotto a vapore… ha tutti i valori dell’autenticità italiani&naturali.

L’estetica dei vostri prodotti è molto cool! É dunque vero che si mangia anche con gli occhi?

“M’ama – Dillo con un mochi” è un fashion finger food. Non è solo buono, ma è instagrammabile, per ogni occasione… e ad ogni morso le persone fanno esperienza del prodotto.

È il “gelato da masticare”. Qui è dove la logica subisce l’influenza delle emozioni. “M’ama” non è solo un prodotto ma un brand: il “M’ama mochi”. Mi piacerebbe che si usasse l’espressione “Vorrei un M’ama” per identificare proprio questo prodotto, un must have, uno status symbol… ma alla portata di tutti. Ecco che il connubio con il fashion è presto fatto.

Gusti preferiti o che consigliate per approcciarsi a questo dessert gelato? 

Due sono le linee di “M’ama – Dillo con un mochi”: una basic e una gourmet. Sette i gusti: panna, cioccolato, tè verde, fragola, mango, caffè, pistacchio. Per i più golosi immergiamo il mochi basic nel cioccolato fondente nero o bianco e aggiungiamo le granelle IGP&DOP come il pistacchio di Bronte e la mandorla d’Avola. “M’ama-pop” è la new entry di “M’ama – Dillo con un mochi”: il mochi su stecco con l’aggiunta di alcuni pezzi di frutta che abbiamo creato appositamente per gli Instagrammers, i Tiktokers e gli Youtubers.

Quali sono le prospettive future di “M’ama – Dillo con un mochi”?

Abbiamo iniziato pochi mesi fa con la vendita diretta al cliente di Milano. Nessun negozio, solo la vendita tramite la nostra piattaforma. Una piattaforma completamente proprietaria.

Le richieste sono arrivate da ogni parte d’Italia, e noi promettiamo di essere presto nella maggior parte delle città italiane. Il Covid-19 ha paralizzato la società ma non le ambizioni del brand.

Progetti speciali vi attendono e non vediamo l’ora di potervene parlare…

In che modo il brand approccia al tema, tanto diffuso, della sostenibilità?

È un tema complesso, difficile da concentrare in poche righe. Il nostro prodotto è sostenibile, fatto con materie prime a km 0, prodotto sul venduto evitando gli sprechi. Come start up facciamo del nostro meglio per non utilizzare tutto quello che non sia biodegradabile…

Il nostro packaging, appunto, con design di proprietà, è sostenibile al 100%, è realizzato in carta e stampato con colori a soia. Ricerca e sperimentazione sono alla base del nostro progetto!

150 150 Giulietta Riva
Chi cerca, trova