Dalla quiete di Vetulonia al palco dell’Ariston, tra glam rock, suggestioni poetiche e una filosofia di vita fuori dagli schemi
Chi è Lucio Corsi
Lucio Corsi non è il classico big di Sanremo. Ha talento da vendere ma il suo percorso artistico sembra muoversi su coordinate diverse rispetto ai canoni del mainstream. Eppure, eccolo lì, sul palco dell’Ariston nel 2025 a presentare “Volevo essere un duro”.
Classe 1993 e cresciuto a Vetulonia, un piccolo borgo immerso nella Maremma toscana, Lucio ha respirato arte fin da piccolo. La madre è pittrice, il padre artigiano del cuoio ed ex operatore Rai. Forse è proprio questo mix di radici che ha plasmato la sua visione del mondo. La musica arriva presto, ispirata da un film cult come “The Blues Brothers”.
Si trasferisce a Milano dove inizia a esibirsi in piccoli locali: chitarra in spalla e pezzi che sembrano fotografie sonore. Capelli lunghi, abiti vintage, uno sguardo che sembra osservare il mondo da una dimensione parallela. Il suo look non è una posa, ma parte integrante della sua poetica. Lucio vive la musica come un’estensione del suo universo interiore, dove ogni dettaglio, dalle note ai vestiti, racconta una storia. Il suo stile un po’ folk, un po’ glam, un po’ rock richiama gli anni ’70 e ci trasporta in una dimensione spazio temporale in cui il contenuto supera l’apparenza.
“Sanremo è un concerto ed è così che lo vivrò”, ha dichiarato Lucio in conferenza stampa pre-Festival. E questa frase racchiude la sua filosofia: la musica non è una gara, ma un’espressione autentica di sé. “Volevo essere un duro” sarà una ballata ironica e profonda, che gioca con l’idea di mascolinità e forza.
Anticoncezionale sarà anche il suo duetto nella serata delle cover. Niente musicisti internazionali, niente featuring acchiappa like. Il suo compagno di serata sarà Topo Gigio. Sul suo profilo Instagram ha detto: “Topo Gigio mi ha insegnato come non diventare una marionetta, mi ha insegnato come fare a tagliare i fili di chi ti vorrebbe far muovere a suo piacimento”. Cosa canteranno? “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno.
Altre informazioni utili prima di ascoltarlo sul palco? Oltre alla musica, Lucio Corsi ha debuttato anche come attore nella serie “Vita da Carlo” accanto a Carlo Verdone. Non così strano se si pensa che solitamente scrive canzoni partendo da immagini, quasi come fosse un regista che costruisce la sceneggiatura di un film. Ogni brano nasce da una visione, un’istantanea mentale che poi si trasforma in melodia.
