Linee guida per orientarsi nell’intricata rete di acronimi istituzionali made in USA
In una scena memorabile di “Good Morning, Vietnam”, Robin Williams, nei panni dello speaker radiofonico Adrian Cronauer, sfotte il tenente a capo della radio per la sua insolita passione per gli acronimi: “S.O.S. Signore. Se l’ex VP ha un tale DNA, non dovremmo tenere la CS fuori TV? Perché senza questo ABC avremmo alla gola l’H2O o peggio il DDT dal KGB”. Un’epidemia, quella delle abbreviazioni, che ha contagiato i vocabolari di tutto il mondo, negli anni per ragioni diverse: in principio fu per l’ottimizzazione dei testi, in un’era in cui vigeva un limite di caratteri testuali per ogni messaggio inviato (tt,tvb, x, cmq, xò, grz…); oggi nell’ottica di brandizzare la qualunque, di rendere riconoscibile qualcosa con poche lettere. Anche il sistema politico del paese più bravo a vendere e a creare icone, gli Stati Uniti, non poteva rinunciare a nomenclature cool and catchy: quali sono allora gli acronimi e le abbreviazioni più usati nella politica statunitense?
Partiamo da POTUS, acronimo di President of the United States of America, che indica l’inquilino della Casa Bianca. Usato in ambito giornalistico, nell’era social è diventato il nome degli account ufficiali dei presidenti americani: al cambio di inquilini, l’account del predecessore ottiene il numero della presidenza, seguito dalla dicitura “archive” (potus46archive, per esempio, è il profilo della presidenza Biden). Potus è diventato però anche un’icona di stile kitsch: le Potus 45, le sneakers bianche e oro di Trump, lanciate nel 2024, assicurano a chi le indossa, per soli 199 dollari, di “spiccare tra la folla”.
Al suo fianco si trova ovviamente FLOTUS, la First Lady of the United States: non ricopre alcuna carica ufficiale ma è dotata di un entourage che la affianca in tutte le attività da padrona di casa a Washington. Anche per lei vale la regola del profilo “archive”, una volta finito il mandato del consorte. Ad oggi il profilo social presieduto da Melania Trump non ha ancora postato nulla, mentre quello del marito conta già 14 post: insieme, possono parlare a una platea potenziale di 20 milioni di follower.
In linea di successione abbiamo il VP, alle volte VPOTUS, ovvero il Vice President of the United States of America, ruolo oggi ricoperto dal repubblicano JD Vance. Contemporaneamente è il n°2 della Casa Bianca e presidente del Senato; il suo mandato scade contemporaneamente a quello del POTUS ma non è vincolato ai due mandati. Anche qui è prevista la figura di accompagnamento, denominata SLOTUS, Second Lady of the United States: oggi questa carica informale è ricoperta dall’avvocatessa Usha Chilukuri Vance. Nel caso in cui il VP sia una donna, come successo nel caso di Kamala Harris, la denominazione cambia nella più cacofonica SGOTUS, Second Gentleman of the United States: a oggi si conta solo uno SGOTUS, Doug Emhoff. Anche per queste figure vige la regola dell’archive sui social: i profili vengono gestiti da, neanche a dirlo, un altro acronimo, ovvero la NARA (National Archives and Records Administration).
La corte reale d’America è ben più ampia e si estende al di fuori dello Studio Ovale, lungo tutta la linea di successione presidenziale degli Stati Uniti. Mike Johnson è stato confermato come SOTH (Speaker of the United States House of Representatives): il suo ruolo è quello di coordinare uno dei due rami del Congresso; Marco Rubio è il nuovo SecState (United States Secretary of State), il corrispettivo di ministro degli esteri e in parte di guardasigilli. E ancora: il SecDef (Secretary of the Defense), oggi Pete Hegseth, si occupa di politiche militari; l’AG (Attorney General) Pam Bondi è a capo del Dipartimento per la Giustizia; John Roberts resiste dal 2005 alla guida della SCOTUS (Supreme Court of the United States). E poi senatori, capi di gabinetto, cariche onorifiche, presidenti di commissioni, dipartimenti e sottosezioni: tutto racchiuso in poche lettere che più che acronimi, ricordano declinazioni latine.
Se la liturgia delle presidenziali americane si è conclusa da una settimana, l’attenzione sull’operato della Casa Bianca si è appena accesa: meglio riconoscere tutti gli attori in campo e la loro nomenclatura per restare aggiornati. ASAP, ovviamente.