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L’inno arcobaleno di Taylor Swift, fra il bling e le critiche

Tempo di lettura: 2 min.

Il nuovo video della cantante è un omaggio alla cultura LGBTQ e vanta camei super, ma sta riscuotendo critiche contrastanti

Taylor Swift ha da poco rilasciato il videoclip di “You Need To Calm Down”, secondo singolo estratto da “Lover”, nuovo disco in uscita ad Agosto.
La cantante ha omaggiato la comunità LGBTQ confezionando uno short movie in cui lei e moltissime personalità del mondo queer e drag, fra cui l’incredibile cameo dell’iconico RuPaul, celebrano la joie de vivre della diversità e dell’espressione personale di sé.

 

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Tuttavia l’accoglienza è stata molto contrastante. Se da un lato i fan di Taylor e molti altri amanti del pop hanno lodato lo schieramento politico e culturale della cantante, tantissimi altri hanno storto il naso di fronte alla sua presunta ipocrisia. Le critiche maggiori le imputano di avere lucrato sulla cultura LGBTQ proprio durante il mese del Pride, altri di avere preso posizione in maniera blanda. La petizione per le uguaglianze sociali lanciata da Taylor e citata a fine video non compare come link nell’infobox di YouTube, ma appaiono invece numerosi link al sito di merchandising.

 

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Testate autorevoli come The New York Times e il The Atlantic hanno analizzato scrupolosamente i frame del video e ne hanno ricavato articoli di socio-politica. Nel mentre anche il nutrito fandom di Beyoncé ha accusato Taylor di plagio, imputandole di avere copiato il video di “Party” di Queen Bey.

 

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Taylor è sicuramente un personaggio piuttosto controverso, sin dai tempi in cui si era ritirata dai colossi di streaming musicale chiedendo che le sue fatiche discografiche venissero ricompensate equamente, e non date in pasto al confuso mondo della Top50 di Spotify. Ma è pure vero che ogni tentativo di dare voce a esperienze non convenzionali e cariche di significato è sempre lodevole, e Taylor ha voluto raggruppare una folta schiera di persone fiere di celebrare un mondo aperto e senza pregiudizi.

 

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