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Le strane fisse dei millennial

Tempo di lettura: 2 min.

Perché secondo la psicologia queste strane abitudini salvano dal caos del mondo

Se c’è una cosa che distingue i millennial dalle altre generazioni, oltre alla non così green passione per l’avocado e l’amore incondizionato per i meme, sono le loro bizzarre abitudini. Non si tratta di obiezioni all’acquisto di una prima casa o stabilità lavorativa, ma di piccole manie quotidiane che, una volta scoperte, fanno sollevare più di qualche sopracciglio.

Laura, ad esempio, è una giornalista trentenne con una strana ossessione per il phon. Mentre la maggior parte di noi potrebbe considerare l’asciugacapelli uno strumento banale, per Laura è una vera e propria estensione del suo braccio. Non può farne a meno e lo afferma con serietà disarmante.

E non è solo il phon a monopolizzare le sue attenzioni: c’è anche il piano cottura a induzione. Laura pulisce compulsivamente il suo dopo ogni utilizzo, come fosse un chirurgo che si prepara per un difficile intervento. Ogni granello di polvere deve essere eliminato, ogni impronta digitale rimossa. Un rigore maniacale quasi poetico nella sua assurdità.

Poi c’è Elisabetta, una 33enne insegnante di yoga con una passione segreta per l’applauso. Non un applauso rivolto ai suoi studenti per una perfetta esecuzione del cane a testa in giù, ma di un atto solitario e cerimoniale. Ogni volta che termina di leggere un libro che le è piaciuto, Elisabetta batte le mani tre volte. Per lei, è un rituale tanto sacro quanto il saluto al sole.

Ma da dove vengono tutte queste stranezze? Alcuni psicologi sostengono che le fissazioni dei millennial siano una forma di controllo in un mondo che sembra sempre più caotico. In effetti, il “Millennial Repor” del 2020 pubblicato da Ipsos Mori indica che questa generazione è particolarmente incline a sviluppare routine e rituali come meccanismi di coping contro lo stress.

E, mentre queste manie possono sembrare eccentriche o persino ridicole agli occhi degli altri, per i diretti interessati sono pratiche necessarie per mantenere un equilibrio mentale degno. Esperti di psicologia comportamentale come Dr. Elena Roberts suggeriscono che le abitudini ripetitive “possono fungere da ancore emotive, offrendo un senso di stabilità e conforto”.

In un certo senso, queste fissazioni rappresentano l’essenza stessa dei millennial: una generazione che cerca disperatamente di trovare ordine nel disordine, bellezza nella banalità, e soprattutto, un po’ di pace in un mondo che sembra sempre sull’orlo del caos.

Quindi, la prossima volta che ci si imbatte in qualcuno con una strana fissazione, sarebbe bene ricordarsi di Laura e del suo piano cottura o di Elisabetta e dei suoi applausi solitari. Magari, invece di giudicare, si potrebbe applaudire. Anche solo due volte.

Illustrazione di Gloria Dozio – Acrimònia Studios
2560 1440 Fabiola Graziosi
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