Ecco cosa ci ha insegnato Margiela
La passerella trasformata in una pista di atletica, ciuffi d’erba ai lati delle corsie, tabelloni riportanti nome e nazionalità delle modelle, ed infine, alla partenza dello show, ecco accendersi un cronometro. Alla sfilata di Off-White, Virgil Abloh ha unito top model e grandi nomi dell’atletica leggera in un perfetto mix di charme e comfort. Il terzo look, indossato da Kaia Gerber, è però quello che ha catturato maggiormente l’attenzione di tutti: la socks sweater un top bianco costituito da calzini Nike cuciti assieme. Era il 1991 quando Margiela metteva in discussione la struttura dell’abito e capovolgeva i modi della moda stessa. La filosofia della Maison Martin Margiela è sempre stata quella di donare una seconda chance alle cose. Il misterioso designer belga aveva dato vita ad un maglione utilizzando vecchie calze, avviando così un progetto di riciclaggio passato alla storia. Oggi su YouTube, sono disponibili diversi video tutorial, che mostrano come comporre la propria maglia ispirata al metodo Margiela, utilizzando delle semplici calze. https://www.youtube.com/watch?v=iBYo3COmpk4&app=desktop Il destrutturare e riassemblare sono procedure che stanno riscuotendo un grandissimo successo. Il top Off-White è solo il primo di una serie di oggetti che hanno calcato le passerelle (e in particolare i canali social) proponendosi in maniera totalmente differente. La Tearaway Air Max 1 Corduroy è la sneaker che meglio riassume il concetto: il multicolorato velluto a costine nasconde una stampa floreale, visibile solamente tagliando il velluto esterno della scarpa. Due fantasie, una sola scarpa. Ogni pannello nasconde un disegno pronto per essere scoperto, basta passare allo strato successivo. Sempre restando in tema calzature, pochi giorni fa abbiamo avvistato in passerella le nuove Converse Chuck Taylor di Feng Chen Wang, le cui caratteristiche fondamentali sono la destrutturazione e la stratificazione. Avendo in una sola scarpa due metà, FCW offre uno sguardo diretto al classico ed uno diretto al nuovo. La metà posteriore, sul tallone, è dotata di una stringa extra. Ultima ma non ultima, Alexandra Hackett, meglio conosciuta come Mini Swoosh. La giovane designer di origine australiana è nota per i suoi capi composti da diversi accessori Nike riadattati. La sua linea di abbigliamento maschile ALCH è un’elaborazione di diversi tessuti sovrapposti fra loro. Pochi mesi fa durante un intervista per Nike, pubblicata da ULSUM, ha mostrato come le sneakers da lei realizzate si compongano di diversi colori e tessuti, rispondendo alle domande più gettonate sul suo stile e la sua collaborazione. https://www.youtube.com/watch?v=Z_t8Hn596hg Photo: Highsnobiety