CR Runway with amFAR AGAINST COVID-19 for Fashion United
Dopo la delusione per la cancellazione dei nostri eventi preferiti (il MET Gala a tema “About Time”, tanto per citarne uno), abbiamo finalmente una data da segnare sul nostro calendario: quella di oggi, 1 Maggio 2020.
Mettetevi comodi, perché alle ore 22:00 italiane andrà in onda il primo fashion show interamente online gestito a distanza. Per un posto in prima fila, basterà visitare CRRunwayXamfAR.org o YouTube.
Coordinare modelle, stylist, truccatori, parrucchieri e mettere in piedi una sfilata di mezz’ora nell’era della pandemia, era un compito che poche persone avrebbero potuto portare a termine con successo, ma tra queste c’è senza dubbio Carine Roitfeld. Se il nome di questa icona dovesse suonarvi nuovo, vi rinfreschiamo noi la memoria. Direttrice di Vogue Paris dal 2001 al 2011 e fondatrice della sua rivista semestrale CR Fashion Book, già lo scorso Giugno Carine ha lanciato il suo primo CR runway a Firenze per i 90 anni di LuisaviaRoma.
L’evento, che sarà condotto da Derek Blasberg, direttore delle partnership Beauty e Fashion di Youtube, potrebbe avere delle conseguenze importanti nell’industria della moda.
CR Runway with amFAR AGAINST COVID-19 for Fashion United, un titolo lungo che ci mostra subito che sono coinvolti colossi, come amFAR, per una causa comune, la lotta al virus. Un messaggio forte, che si posiziona scomodamente, nel dibattito sui cambiamenti che la situazione globale imporrà all’industria della moda. Sul sito è inoltre possibile fare delle donazioni che verranno destinate alla lotta contro la pandemia.
Gli ospiti annunciati sono già molti. Da designer come Virgil Abloh, Maria Grazia Chiuri, Silvia Fendi, Simon Porte Jacquemus e Pierpaolo Piccioli, a topmodel come Vittoria Ceretti, Irina Shayk, Hailey Bieber, Adriana Lima, Ashley Graham, Stella Maxwell, Karlie Kloss e Alessandra Ambrosio. Non mancheranno, infine, gli interventi di celebrity e performance musicali a sorpresa.
Insomma, l’evento ha tutte le carte in regola per imporsi nel panorama mondiale.
Il successo del progetto risulterebbe infatti in una sfilata accessibile a chiunque e nella dimostrazione che un fashion show si può gestire a distanza. Non ci resta che sintonizzarci (e donare!).