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La rinascita di Miss Germania: ne avevamo davvero bisogno?

Tempo di lettura: 4 min.

La donna che ha rotto gli schemi

Leonie von Hase è Miss Germania 2020. Certo questo non basta per farne la gran notizia che da giorni circola in rete. Cosa c’è di più di una bella, bionda, alta, a occhio e croce, 180 cm? C’è che ha 35 anni, che è madre, che è un’imprenditrice online e che al momento dell’incoronazione di “più bella di Germania” indossava un bel tailleur a doppio petto e non lo sgambatissimo costumino a cui noi siamo ancora fedelmente abituati.

La bellezza, lato sensu, è cosa troppo grande per non essere celebrata, e questo nessuno ha granché voglia di metterlo in discussione. Ma quanto è malsano e incredibilmente riduttivo ingabbiarla in schemi, categorie, regole e calarla in un concorso che ambisce univocamente all’oggettivo? Chi lo decide chi può concorrere? E sulla base di cosa? Domande, queste, che nascono spontanee, figlie di un modo di ragionare ancora poco radicato in Italia, dove temi come il body positivity e body inclusivity sono realmente compresi da una ristretta cerchia giovane e sensibile, ma rimangono ancora indifferenti ai più.

Miss Germania quest’anno ha rotto gli schemi e abolito il vecchio regolamento: a partire dalla giuria, composta da sole donne, alzando il limite d’età delle concorrenti fino ai 39 e giudicandole principalmente per la loro personalità. Ma forse, quello che agli italiani desterà maggior sconcerto, è l’abbandono del suddetto sgambatissimo costumino, lasciando scegliere alle ragazze in gara l’abito che le rappresenta al meglio.

Indubbiamente questo rinnovo ha preso le distanze da un quasi centenario regolamento che sembrava essere invecchiato malissimo, che non sposava più le filosofie correnti e che faceva storcere il naso a molti; molte, per esser puntuali. Indubbiamente è l’avanzare verso una deoggettivazione del corpo della donna, con uno spirito femminista volto all’empowerment femminile che lascia indietro gli strascichi retrogradi di una cultura marcatamente patriarcale, ma la vera domanda è: ne abbiamo ancora davvero bisogno di un concorso di bellezza, seppur così atipico?

 
 
 
 
 
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Came out looking like BIG thank you to @francekfriseure

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Cosa spinge una giuria a premiare una donna per la sua bellezza/personalità/imprenditorialità a scapito di un’altra? O meglio, non è un voler mascherare un tradizionalissimo concorso di bellezza soltanto infarcito di bei principi adatti a quest’epoca? E se è una gara che punta alla “diffusione di messaggi positivi”, così ci dicono, per farlo è necessario essere belle? La bellezza è un vantaggio e un’incredibile qualità, l’importanza e il valore di questa è a discrezione di ciascuno e nessuno potrà opinare sui vostri gusti e criteri, ma non lasciate che il concetto di bellezza venga incasellato in qualcosa di definito da altrui, e peggio, venga abbinato alla vostra personalità.

 
 
 
 
 
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The face you make when you realise you don’t need anything for Christmas Wir haben alles, uns wünschen uns noch mehr. Schenken einander Sachen, die Platz einnehmen, an der Stelle wo wir meinten, wir Dinge bräuchten. Doch woran es uns mangelt, sind Kontakte mit Menschen, vor allem mit denen, die die Dinge die wir uns wünschen wirklich brauchen. Beschert einander großzügig mit eurer Zeit, verschenkt eure Essensreste nach dem Fest, teilt Gespräche über einer Flasche Wein, kocht eine wundervolle Mahlzeit zusammen, geht gemeinsam spazieren und teilt die Liebe mit euren Mitmenschen. Alles andere besitzen wir doch schon längst im Überfluss, oder? Ich wünsche euch allen eine wundervolle Weihnachtszeit. Seit fröhlich – beisammen. X Leonie Photo: @tobiasdick

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Quindi, beh, grazie per la boccata d’aria nuova che ci avete fatto prendere, sicuramente è un passo avanti rispetto ai tempi in cui era di gran moda dire “vorrei la pace nel mondo”, ma quello a cui aspiriamo è ancora lontano se Miss Germania è considerato il punto d’arrivo.

E poi, l’avete mai visto un concorso di bellezza di uomini in tv? Li avete mai visti gareggiare per la loro personalità e imprenditorialità? Ecco, questo è il punto.

 
 
 
 
 
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REAL TALK: Ich bin Unternehmerin und Vollzeitmama. Das Wissen, jederzeit für meinen Sohn da zu sein wenn er krank wird oder mal etwas mehr Zeit mit Mama beansprucht, ist für mich höchste Priorität. Löwenmama eben. Aber auch mein anderer Ziehling – @theleoniestore, braucht für ein Gedeihen viel Aufmerksamkeit und Liebe. Und immer, wirklich immer trage ich dieses schlechte Gewissen mit mir rum, nicht genügend zu leisten, egal welchen Hut ich gerade trage. Frau behauptet, Beyoncé hätte auch nur 24 Stunden in einem Tag, aber ich frage mich oft wie besagte Frau realistisch Kind(ern), Beruf, Haushalt, Haustier, Beziehungen, streaming abbos, Frisör Terminen, Sport, Haus Pflanzen, und dann noch der guten self-love gerecht werden soll?! The juggle is more than real! Wie bringt ihr eure diversen Aufgaben und Pflichten unter eine Haube? Teilt eure life hacks! #askingforafriend ‍♀️ Photo: @tobiasdick_

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948 1180 Margherita Verdiani
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