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La Cina dice basta al lusso sui social media

Tempo di lettura: 2 min.

Da qualche giorno gli influencer più seguiti del Sol Levante hanno visto i loro profili social svanire nel nulla

“Non esco di casa senza indossare look da almeno 8 cifre”, questo quello che qualche tempo fa aveva dichiarato in un’intervista un noto influencer cinese, tale Wang Hongquanxing. 

Che i cinesi amino il lusso è risaputo e se si fa un minimo di ricerca sugli account dei beniamini orientali lo si nota a colpo d’occhio. Innumerevoli borse Hermès, macchine costosissime, enormi resort di proprietà e trattamenti estetici da nababbo è ciò che appare sui loro profili. 

@philip.g500 Chinese love to buy luxury for their girlfriends….because money is a romance and embodies time, attention, accompany and caring…….#romance #china #luxury #love #money ♬ original sound – Philip.G

Vengono definiti i Kardashian d’Oriente e sono spesso impegnati in video live di televendite, capaci di generare introiti davvero importanti. Secondo SHINE, proprio Wang Hongquanxing avrebbe tenuto negli ultimi tre mesi ben 13 televendite, che sono state capaci di generare oltre 25 milioni di Yuan, corrispondenti 3 milioni e 180 mila euro. 

@la.repubblica

La streamer Xiang Xiang è una venditrice diventata celebre su Douyin, la versione originale cinese di TikTok, per il suo modo veloce e spiccio di presentare i prodotti in vendita: i suoi assistenti le passano una scatola, Xiang Xiang mostra il prodotto alla telecamera, ne dichiara il prezzo, e poi passa al prossimo. Nessuna descrizione, nessuna pausa, nessun dettaglio superfluo: a ogni prodotto sono dedicati solo 3 secondi. Un metodo particolarmente efficace che avrebbe fatto guadagnare a Xiang Xiang e ben 100 milioni di yuan – cifra pari a circa 18 milioni di dollari -, in una sola settimana. Secondo quanto riportato da “Medium” e “Today Online”, gli oggetti che propone costerebbero in realtà meno di 10 yuan (1,4 dollari) ciascuno; ciò significherebbe che la sua azienda, in una settimana, avrebbe venduto circa 10 milioni di prodotti. Un’impennata che si manifesta anche nel numero dei suoi follower che, sul social cinese, hanno superato il milione. Via @whoopsee.it

♬ suono originale – la.repubblica

Nonostante i profittevoli affari, il governo cinese ha detto basta, prendendo dei seri provvedimenti e oscurando, o dando limitazioni, agli account social degli influencer di questa portata. Ostentazione del lusso eccessiva, induzione a comportamenti malati che potrebbero portare i comuni cittadini a desiderare null’altro che ricchezza, praticando indulgenza. 

Spesso anche in Occidente si è messo in discussione il ruolo morale dei social. La vita dei protagonisti sembra sempre fantastica: vacanze in hotel pentastellati, cabine armadio da far invidia alla Rinascente, forma fisica costantemente perfetta e così via. Ma di provvedimenti similari non ce n’è mai stata traccia. 

La Cina, invece, dal 2021, tramite l’Amministrazione Cinese per il cyberspazio ha rimosso oltre 60mila post che promuovevano vita eccessivamente agita, chiuso 1174 sale di livestream e bannato 3609 account (SHINE). 

Sicuri che questo provvedimento non sia maschera d’altro? È davvero la censura il modo di far capire ai più giovani e ai più vulnerabili che la ricchezza non è la chiave di valutazione dell’essere umano?

 

 

Illustrazione di Gloria Dozio – Acrimònia Studios

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