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Zendaya & John David Washington: Luxury Life Black Edition

Un photoshoot dal sapore classico con due protagonisti inediti, per rovesciare stereotipi e pre-concetti

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I messaggi, i piccoli semi di linguaggio sono ovunque. Anche le immagini parlano, veicolano pensieri, che possono essere decisamente rivoluzionari. Spesso basta anche un piccolo dettaglio, non è necessario nulla di scioccante, ma il risultato è garantito: basta prendere un quadro, un’istantanea che abbiamo già visto milioni di volte e cambiare i soggetti, rovesciandoli.

L’American dream, uno stile che evoca l’estetica degli anni '50, la California più opulenta, coppie mitiche come Elvis e Priscilla, Serge Gainsbourg e Jane Birkin, grandi ville con giardini immersi nella natura, una moda che trasuda un lusso che ha qualcosa di classico, intramontabile. In questo contesto inseriamo due protagonisti decisamente forti.

 
 
 
 
 
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Da un lato abbiamo Zendaya, giovanissima ma già iconica attrice e produttrice, nata come tween star disneyana, ha saputo evolversi, costruendo una carriera in cui impegno, glamour e consapevolezza si fondono armonicamente. Dall’altra abbiamo John David Washington, figlio di Denzel Washington, che ha iniziato il proprio percorso come sportivo, giocando a football nel NFL e in seguito a un incidente ha iniziato a lavorare come attore, partecipando a progetti di qualità come BlacKkKlansman di Spike Lee e Tenet di Christopher Nolan.

Insieme i due attori hanno formato un sodalizio di grande fascino nel film di Netflix Malcolm & Marie, dove interpretano una coppia alle prese con le crisi dell’amore. Proprio come all’interno della pellicola, i due attori interpretano sulle pagine di W Magazine un nuovo ideale di lusso black, che si impossessa di un’estetica riservata finora solo alle celebrità bianche, prendendo stilemi già conosciuti e riappropriandosene in una sorta di quieta rivoluzione, senza però venir meno alle proprie origini e al proprio orgoglio.

Una villa di Beverly Hills diventa lo sfondo dove si muovono Zendaya e John, fasciati in abiti Gucci, Valentino, Prada. Zendaya, che sul red carpet degli Oscar 2015 aveva sfoggiato con naturalezza un haistyle con dreadlocks, suscitando commenti indignati da certi bensanti (a cui ha risposto con la sua solita classe) non ha paura di indossare una parrucca bionda, perché chi ha detto che non si può? L’immagine è identità, ma anche sperimentazione e innovazione.

 
 
 
 
 
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Avere due attori neri in questo setting è un po’ come riscrivere la storia in un modo elegante, come reclamare un’idea di Old Hollywood che non abbiamo mai avuto, è come raddrizzare un torto. In queste parole Zendaya esprime perfettamente una filosofia che sembra stia prendendo piede sempre di più nella comunità black, che si sta ritagliando spazi e rappresentazioni inedite.

Abbiamo Beyoncé che esprime un’idea di regalità, con un occhio alle sue origini afro-americane, ma alla stesso tempo l’esaltazione di un nuovo lusso, donne come Kamala Harris, in bilico tra un potere a cui tante ragazze nere sanno che ora possono aspirare e accessibilità, serie come Bridgerton dove la storia viene riscritta e l’aristocrazia ottocentesca è assolutamente multi-etnica.

Sono piccole rivoluzioni mediatiche, di personaggi che sono in cima all’Olimpo e che non certo cancellano idee razziste e discriminatorie ancora purtroppo radicate nella nostra società, ma sicuramente le immagini hanno un potere, immenso, fanno riflettere e perché no, cambiare idea.

 
 
 
 
 
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