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Una tirocinante in Psicologia Clinica si è interrogata riguardo l’esigenza di usare i filtri per il viso su Instagram

Li uso anche io in treno ogni mattina

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Vado al tirocinio tutte le mattine prendendo un treno che in un quarto d'ora mi traghetta in ufficio. Sono una tirocinante in Psicologia Clinica e le mie giornate si svolgono tra le menti dei pazienti. Nel tragitto, ancora assonnata, non ancora attrezzata per ricevere gli stimoli del giorno, mi capita di alienarmi scrollando la bacheca di Instagram o di aggiornarmi sulle ultime news del web.

Instagram è la seconda piattaforma di social media più utilizzata tra gli adolescenti dopo YouTube (Anderson e Jiang 2018).
E la cosa che maggiormente mi diverte, mentre vado a lavoro, è giocare a specchiarmi, vanitosamente, come potrebbe capitare ad ogni giovane donna, con i filtri di Instagram. La mia faccia in un attimo ha un make-up da urlo, ed ecco che, mi basta un istante per avere delle labbra alla Kim Kardashian.

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Freeda (@freeda)

Questi sono i Plastic Filter di Instagram ma ne esistono di tutti i tipi e per tutti gli umori, c'è persino un filtro che invecchia il volto e predice come potresti essere da anziano.
I Plastic Filter hanno avuto un boom di click e il web è stato quasi invaso da tutte queste facce, gonfie e uguali. Mi sono chiesta, ma perché? Cosa ci può essere dietro a questo bisogno o piacere di voler corrispondere, anche solo per una story, a qualcuno che consideriamo cool o chissà che cosa?

Mi sono fatta diverse domande e ho cercato qualche risposta, ma non so se l'ho trovata. Ciò che ho trovato, però, è qualche informazione che a noi tutte potrebbe interessare leggere, perché potrebbe essere curioso scoprire alcune dinamiche insite nella nostra umanità, in quest'era liquida in cui navighiamo a vista.

Instagram può fornire diverse gratificazioni vantaggiose come l'espressione di sé stessi, il tempo che passa e l'intrattenimento. Ma il mondo della ricerca ha evidenziato anche diversi effetti dannosi, legati all'utilizzo di questo social.
Instagram può contribuire a creare uno standard di bellezza irrealistico per gli adolescenti, influenzando la loro percezione di un'immagine corporea ideale, con tutti gli effetti e gli strumenti di editing utilizzati su foto e video condivisi.

Tramite alcuni studi si è visto come lì, dove c'era un uso problematico di Instagram, si riscontravano livelli elevati di insoddisfazione dell'immagine corporea (BID).

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Giada Salvi (Baba)🦋 (@babasalvi)

La BID è stata definita come la discrepanza tra l'identificazione della propria figura reale e la figura scelta come immagine di sé desiderabile, ideale. Risulta ampiamente diffusa tra gli adolescenti ed è un fattore rilevante, poiché diminuisce l'autostima adolescenziale e lì dove c'è una ridotta autostima, ci sarà una più elevata vulnerabilità a sperimentare sintomi psicopatologici.
L'effetto disadattivo che Instagram ha sull'immagine corporea è stato spiegato anche come conseguenza di un maggiore confronto sociale basato sull'aspetto.

Secondo la teoria del confronto sociale, infatti, gli individui tendono a confrontare le loro opinioni e capacità, con le opinioni e le capacità altrui (Festinger 1954). Le donne esposte a immagini corporee ideali sembrano impegnarsi automaticamente nel confronto sociale e questo è stato collegato ad una maggiore accessibilità al pensiero negativo (Bocage- Barthélémy et al. 2018).
Può darsi che le donne (rispetto agli uomini) siano più inclini a impegnarsi in un uso problematico di applicazioni online, che facilitano l'interazione sociale, rendendole così più vulnerabili ad avere sintomi disfunzionali. È stato riportato infatti che le ragazze (rispetto ai ragazzi) risultano essere più vulnerabili a sognare ad occhi aperti, hanno un maggiore desiderio di fama, e possono diventare ossessionate dalle celebrità. Tutti fattori problematici che possono portare a un maggiore coinvolgimento nei social media.

Considerati tutti gli elementi accennati bisogna dunque essere molto cauti nell'utilizzo di questi social e soprattutto consapevoli dei rischi, oltre che delle potenzialità, ai quali possono esporci.

Per questo vi lascio con questa bella intervista, a Purple, di Maurizio Cattelan, ad Isamaya French, rinomato fenomeno “Instagram”. CLICCA QUI.

 

Images Brett Jordan on Unsplash