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Tanti auguri Miley: così giovane, così iconica

Da Hannah Montana a paladina dei diritti delle donne

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Ventotto anni fa, in una piccola città del Tennessee, nasceva una stella battezzata con due nomi speciali, Destiny Hope. La piccola aveva un sorriso così bello e contagioso che la soprannominarono Smiley, abbreviato poi in Miley. Oggi Miley Cyrus non ha perso un briciolo di quel carisma ipnotizzante e di quel sorriso genuino, ma nel frattempo è diventata una star globale. 
 
Cantante, ballerina, attrice, musicista e icona fashion, Miley ha sempre saputo giocare con la sua creatività e la sua persona, divenendo già da ragazzina un idolo per milioni di sue coetanee. Ce la ricordiamo appena quattordicenne nei panni della spumeggiante Hannah Montana, l’alter ego country bling bling della liceale Miley Stewart, pasticciona e spontanea. 
 
 
Ma quanto ci piaceva vederla su Disney Channel a combinare piccoli disastri durante il giorno e a cantare e ballare come una popstar navigata durante la sera? Il frangione biondo, i camperos, le gonne vaporose, i guantini, gli anfibi coloratissimi e le calze a righe, i braccialetti che le ricoprivano i polsi e gli orecchini appariscenti hanno contribuito a farci amare un’estetica super colorata e un po’ kitsch e che ora sta tornando, si pensi agli anelli di @beabongiasca, che Miley indossa in “Midnight Sky”
 
 
Il rapporto di odio e amore con Hannah Montana ha portato Miley a sperimentare in maniera audace con la sua immagine e la sua musica. Si è trasformata in una ragazza trasgressiva e vestita di pelle nera attillatissima nell’era di “Party in the USA” e “Can’t Be Tamed”, per poi sfociare in un universo di eccessi con “Bangerz”, forse il suo progetto artistico più scandaloso.
 
 
 
Capelli cortissimi, vestita di body color carne e sempre con la lingua di fuori, Miley era diventata un’artista del tutto inedita. Cantava dondolandosi su palle da demolizione, twerkando agli show di MTV, aprendo i suoi concerti scivolando da una gigantesca lingua (molto autoreferenziale). 
 
 
Nulla di più distante dalla bellezza acqua e sapone di “The Last Song”, filmone drammatico generazionale, nonché set galeotto. Qui, appena diciottenne, conobbe e si innamorò di Liam Hemsworth, dando inizio ad una rocambolesca love story. Durante gli anni più selvaggi e sperimentali di Miley, in cui arrivava a esibirsi in piccoli club vestita solo di collanine di caramelle, la relazione aveva conosciuto alti e molti bassi. 
 
 
Dopo un periodo di sesso, cannabis e rock&roll, Miley vira verso un lifestyle olistico e fricchettone. Vive con galline, maiali e altri animali da cortile in una splendida casa di Malibu, e ritrova non solo una certa stabilità sentimentale con Liam, ma anche un sound molto più rilassato e legato alle sue origini. In “Younger Now” e in “Malibu” sembra voler salutare il suo passato punk in favore di un beat molto più acustico e rilassato, e di lyrics intimiste che parlano di amore e di crescita. 
 
 
La vita di Miley è come uno di quei grandi luna park americani, in cui c’è l’imbarazzo della scelta delle giostre, e lei vuole un po’ provarle tutte. Dopo il matrimonio lampo e il divorzio da Liam, riprende in mano la sua carriera di attrice come protagonista di un controverso e chiacchierato episodio di Black Mirror, in cui interpreta una cantante manipolata da un team spietato di discografici e famigliari (molto più autobiografico di quello che sembri forse). 
 
 
 
 
 
 
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E pochi mesi dopo pubblica un album che è a metà strada fra la performance artistica e il manifesto politico, “SHE IS COMING”. Nel video di “Mother’s Daughter” ospita donne e uomini con disabilità e corpi non conformi ai canoni estetici triti e ritriti della nostra epoca, pubblica su Instagram foto promozionali di frutti e altri oggetti che ricordano una vagina, duetta con RuPaul in “Cattitude”, pezzo femminista che parla di sesso e potere come fanno gli uomini, ma qui lo fa lei. 
 
 
A pochi giorni dal suo compleanno, Miley si e ci concede un grandissimo regalo, il suo ultimo album. “Plastic Heart”, anticipato dal bellissimo singolo “Midnight Sky”, pare per ora forse il progetto già maturo e personale di Miley. Un mix di rock e pop, con duetti che guardano al passato glorioso del rock (Joan Jett e Billy Idol) e a quello inarrestabile del pop (Dua Lipa). Miley ci ha incantato con il suo mullet platino, il trucco glam-rock, la sua cover di “Heart Of Glass” e il suo fisico mozzafiato vestito Saint Laurent e Mugler. 
 
 
Non possiamo che fare gli auguri a una delle nostre muse preferite: forte, camaleontica, audace e bellissima.
 
Buon compleanno Miley!
 
 
Image: Converse Press Office