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Prada presenta la sua nuova campagna Prada Holidays 2020 “A Stranger Calls”

L’estetica del dramma

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Il mondo della moda e del cinema sono sempre state due realtà particolarmente connesse tra loro. Una continua influenza e una cifra distintiva costante: la narrazione.

I brand hanno sempre cercato di raccontare qualcosa ma, oggi, forse più che mai, in questo periodo di cambiamenti, hanno capito che ciò che vale davvero la pena di mostrare è la propria anima, il proprio DNA. Allora perché avvicinarsi al mondo cinematografico che, di storie e di narrazioni né è il massimo esponente?

Perché non iniziare, finalmente, a coinvolgere i consumatori e il pubblico, raccontandosi in una veste del tutto inedita?

È quello che ha provato a fare Prada con la nuova campagna Holidays 2020, intitolata “A stranger calls”. Un vero e proprio noir, dove i protagonisti sono gli accessori, i gioielli e la pelletteria.

Non è l’idea a far la differenza in questo caso, ma come questa sia stata ideata e prodotta. Prima di tutto è stata fotografata da Steven Meisel il quale, ha avuto come monito del lavoro, il racconto scritto da Candice Cart-Williams, giamaiacana e prima autrice donna nera a vincere lo scorso giugno il premio per il libro dell’anno ai British Book Awards.

Un duo potente e iconico, proprio come lo sono Miuccia Prada e Raf Simons. Ricordiamo tutti la sfilata in Fondazione Prada di due mesi fa e della favolosa intervista ai due designer. Bene, un punto fondamentale su cui Raf Simons ha molto insistito è stato quello di non voler snaturare il brand, ma di onorarlo, rispettarlo. Tutto era collegato alla figura di Miuccia e al DNA Prada. Non è, quindi un caso che per questa campagna si sia scelto proprio come genere il noir, che si adatta molto facilmente ad una narrazione anche fotografica. È stata scelta infatti la tecnica del bianco e nero, che dona forza e rigore alla storia e agli accessori, eleganza ma anche austerità.

 
 
 
 
 
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Questions you asked, answered by #MiucciaPrada and #RafSimons. Watch the conversation between the two co-creative directors following their debut together during #PradaSS21 Fashion Show on #Prada IGTV.

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Tutto questo per sottolineare che il noir è il simbolo anche della dichiarazione di rispetto di Raf Simons, in quanto è il genere, lo stile e l’estetica del dramma della primissima campagna realizzata da Prada. Con questa scelta si chiude un cerchio e si continua un discorso iniziato con la sfilata.

L’enigma è il filo rosso che collega l’intera storia dell’estraneo che chiama le protagoniste: la bellissima Freja Beha, Maty Fall, Mao Xiaoxing, Rudolfs Valbergs e Merlijne Schorreen. Insieme si aggirano all’interno di Villa Gnutti, scelta per rendere omaggio ad Helmut Newtown che la rese famosa nei suoi scatti del 1981.

I piani fotografici rendono giustizia ad accessori come la la borsa Cleo, simbolo di rigore e classicità ma anche futuro.

Tutto questo è identità e celebrazione del target Prada e della sua fondatrice. Non è un ritorno al passato ma un consolidamento della propria identità e di quello che sarà nelle stagioni a venire.