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La pornografia femminile: un nuovo mondo da scoprire

Come le donne entrano a far parte di un mondo considerato per “maschi”

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La pornografia per molti anni è stata considerata un mondo off-limits per le donne, col passare del tempo molte di noi si stanno impegnando per dimostrare che una donna può entrare a far parte di ogni realtà.

L’esplorazione del desiderio femminile è un tema ricorrente nel dibattito sulla pornografia, ancor di più se si parla di sessualità in generale e se si fa riferimento alla differenziazione tra maschile e femminile.

Il “problema” principale nasce dal rapporto tra donna e pornografia.  La pornografia stessa, o meglio, la cosiddetta pornografia mainstream, solitamente tende a rappresentare il desiderio come sentimento e volontà monodirezionale, creando così un immaginario in cui la donna non è libera poiché le sue pulsioni e il suo desiderio non vengono minimante rappresentati ne tantomeno soddisfatti.

Secondo le femministe infatti, la pornografia mainstream utilizza un linguaggio visivo, e dei dialoghi che ancora una volta sottolineano la sottomissione della donna, poiché vuole rispecchiare l’immaginario dei suoi fruitori.

La figura della donna nella pornografia contemporanea infatti è rappresentata all’interno di immagini e dialoghi nei quali spesso è “ridotta” ad oggetto sessuale a disposizione dell’uomo e trattata come fosse un prodotto. La donna sembra accontentare e assecondare i presunti desideri maschili.

 
 
 
 
 
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Ogni cosa ci porta a pensare che la pornografia sia creata dagli uomini per altri uomini. Vi chiederete “e le donne?”. In realtà una soluzione esiste, anzi più che una soluzione io la definirei una scelta migliore conosciuta anche come: pornografia femminile. Essa si distacca e differenzia da quella mainstream in modo piuttosto lampante, la pornografia femminile è etica e autentica.

La pornografia femminile da vita a un cinema a luci rosse completamente nuovo, con unico obiettivo principale: soddisfare le donne.

Questo nuovo cinema pornografico vuole rivoluzionare il panorama del piacere femminile, abbattendo archetipi e stereotipi presenti nella pornografia mainstream, che molto spesso sono inverosimili.

Questo nuovo genere nasce al seguito della pubblicazione del testo autobiografico di Annie Sprinkle Post-porn modernist. Venticinque anni da puttana multimediale” del 2005. L’autrice da pornostar diventa attrice, regista e performer di nuovi film in cui mette in risalto il corpo femminile e da luce alla sessualità delle donne.

L’argomento principale dei film per adulti creati dalle donne è proprio il loro piacere. La pornografia femminile non è un mezzo con cui eccitare le masse con scopi economici, le donne del porno realizzano film volti alla ricerca, alla sperimentazione e all’educazione sessuale.

Proprio per questo motivo, una delle caratteristiche principali che lo distinguono dal porno di massa è la volontà di abbattere gli stereotipi legati al corpo. La pornografia come la conosciamo noi, distribuisce ormai da molto tempo un’idea del corpo femminile artificiale e manipolata.

Nella pornografia femminile non si vedranno corpi rifatti, o necessariamente perfetti legati ai canoni del modello classico o della moda in generale. Le donne vogliono che il porno sia qualcosa di divertente e autentico.

Nonostante però sia considerata ancora come una produzione pornografica di nicchia, sono tanti i nomi di registe femminili che godono di un elevato successo, come ad esempio Erika Lust, regista, produttrice cinematografica e scrittrice svedese femminista.

 
 
 
 
 
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Erika Lust è forse la regista di pornografia femminile contemporanea con maggior successo.  Il suo repertorio comprende oltre cento cortometraggi e quattro lungometraggi pornografici e diverse pubblicazioni.

Nei suoi lavori Erika Lust parla di sesso in modo esplicito e senza veli, facendo però allo stesso tempo attenzione alla cura dei dettagli, sia legati alle trame sia ai rapporti tra i protagonisti delle sue storie.

Secondo il suo punto di vista il mondo della pornografia ha decisamente bisogno di donne che svolgano il ruolo di regista. Le donne secondo Erika sono in grado di esprimere e raccontare con più passione e realismo il piacere femminile.

L’interesse nei confronti della pornografia nasce in Erika quando frequentava ancora l’università e non era altro che una giovane donna alle prese con le prime esperienze sessuali.

Dalla prima volta che si è affacciata al mondo della pornografia per lei i film per adulti sono diventati da mezzo per "scoprire qualcosa in più sul sesso” ad un qualcosa che generava in lei un conflitto interiore, questo perché la pornografia mainstream per Erika Lust era stimolante ma solo a livello fisico, si rendeva subito conto della finzione che veniva rappresentata dagli attori, soprattutto dalle protagoniste. Sentì dunque il bisogno di prendere parte al cambiamento.

Erika Lust vuole distinguersi, i suoi lavori devono essere unici e impeccabili. La pornografia mainstream secondo lei, con le sue rappresentazioni stereotipate, presenta al pubblico solo due modelli in cui rispecchiarsi: la “barbie siliconata" e l’uomo rude e muscoloso. Erika Lust nei suoi lavori vuole invece mostrare al suo pubblico i ragazzi e le ragazze “della porta accanto”.

 
 
 
 
 
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Erika Lust si fa largo in un mondo dominato da uomini con forza e determinazione, sa come farsi conoscere e come distinguersi dalla massa. Il suo stile è inconfondibile data la cura al millimetro di ogni aspetto della produzione, dalle performance all’eccezionale fotografia.

Il suo sguardo e la sua sensibilità, fanno di Erika, un’ottima regista in grado di realizzare film per adulti in cui la sessualità delle donne diventa un universo da esplorare e non un qualcosa di trascurato. 

Nel 2004 Erika Lust pubblica, gratuitamente in rete, il suo primo corto intitola- to The Good Girl”. Nel giro di poco tempo raggiunse più di due milioni di visualizzazioni. Oggi la Erika Lust Film gestisce ben 3 piattaforme di streaming: Lust Cinema, Erotic Films e XConfessions.

Con il suo lavoro Erika Lust non vuole mettere in cattiva luce la pornografia mainstream, semplicemente vuole distaccarsi da questa perché non in linea con il suo pensiero.

Erika Lust infatti con il suo lavoro così unico e diverso non vuole aumentare i pregiudizi o criticare i gusti personali delle persone, semplicemente quello che fa è piuttosto aggiungere punti di vista e conoscenze che finora erano passate inosservate o lasciate in secondo piano.

 
 
 
 
 
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