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Intervista a Matteo Puppi, head of marketing di Clinique

Missione Beauty: il nuovo beauty talent show focalizzato sulla scoperta di nuovi talenti.

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“Missione Beauty” è il nuovo beauty talent show focalizzato sulla scoperta di nuovi talenti come Hairstylist e Make-up artist, con la vincitrice: Abbia Maswi. 

Non è un semplice talent, in quanto ha celebrato la diversità e i valori dell’inclusività, sostenibilità come punti fondamentali e saldi.

Missione Beauty, concluso il 10 dicembre 2021, è stato condotto da Melissa Satta, insieme a tre giudici d’eccellenza Manuele Mameli (Celebrity Fashion Make-up Artist e Hair-Stylist), Elisa Rampi (Celebrity Hair-stylist & Make-up Artist) e Guido Taroni (fotografo di moda e di interior design).

I vincitori si sono aggiudicati un contratto da Ambassador Tutorship con Clinique per il Make-up, e con Aveda per Hairstyle e iniziare così una nuova vita professionale, sfidandosi tramite pressure-test e challenge a sorpresa.

Poco tempo fa abbiamo intervistato Matteo Puppi, head of marketing di Clinique, chiedendo qualche curiosità sul brand e sul talent show.

 
 
 
 
 
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Clinique è nato nel 1968, quali sono stati i cambiamenti più significativi? 

Sin dalla sua fondazione Clinique si è distinto per essere un brand innovativo, il brand delle prime volte: il primo brand dermatologico, il primo brand a proporre dei rituali skincare su misura, il primo brand a dotare le sue beauty di uno strumento di lettura della pelle.

Cosa differenzia Clinique dagli altri brand di skincare?

L’ispirazione dermatologica delle nostre formule, unita all’esperienza di oltre 50 anni di ricerca.

Quali sono i valori del brand che volete trasmettere ai clienti?

Clinique propone soluzioni dermatologiche efficaci e pure (senza fragranze, ftalati etc e sottoposte ad un set di test rigoroso), rivolte ad ogni individuo e ad ogni bellezza – promoviamo quindi un forte valore di inclusività.

 
 
 
 
 
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Quanto è importante per voi l’impatto ambientali?

È la sfida che sentiamo maggiormente, non solo perché vogliamo contribuire alla salvaguardia climatica del nostro pianeta, ma anche per la complessità che comporta per un brand delle nostre dimensioni. Oltre allo sviluppo di prodotti più sostenibili, oggi produciamo solo con carte FSC e abbiamo completamente tolto l’uso della plastica vergine da ogni produzione di materiali. Ci impegniamo infine per accompagnare il nostro personale ed il consumatore finale nel processo di riciclo.

Riguardo al vostro talent show “Missione Beauty”, da dove è arrivata l’idea?

“Missione Beauty" è nata in collaborazione con Chiara Salvo di Kimera Produzioni, sentivamo di voler fare qualcosa di nuovo e rilevante, capace di valorizzare due professioni straordinarie, quelle del make-up artist e dell’hair stylist, e dare una chance di palcoscenico a dei giovani ragazzi pieni di talento.

 
 
 
 
 
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Come trasmettete il concetto di inclusività in televisione? Pensi che se ne parli abbastanza attualmente?

Guardi, ogni cambiamento culturale ha bisogno di una sovraesposizione, anche forzata, che pian piano porta ad una normalizzazione dello stesso. Siamo ancora in questa fase, sono processi lunghi, ma sono fiducioso e lavorerò sempre a supporto di questo processo.

Perché le persone dovrebbero guardarlo?

Perché è divertente, è leggero e tratta della cosa più bella: di bellezza. E poi per seguire le storie ed il talento dei nostri ragazzi, e cogliere i suggerimenti di Elisa Rampi e Manuele Mameli.

Cosa consigliereste ad un giovane make-up artist e ad un hairstylist?

Riprendo un consiglio che ha dato Manuele Mameli durante la trasmissione e che ho sentito anche mio: “studiare,  provare, esercitarsi…” il successo ha diversi ingredienti, certamente ci vuole un pizzico di fortuna, ma anche tanta tenacia ed insistenza.

 
 
 
 
 
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