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Fabrizio Viti: sei scarpe icona per sei film

Le pellicole cult che ci hanno ricordato gli accessori del designer

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Nasce spontaneo il rapporto tra le scarpe create dallo stilista Fabrizio Viti e alcune scene di film cult in cui si assapora la contemporaneità delle calzature e  i caratteri travolgenti dei protagonisti che le indossano. 

L’accessorio si riflette sulla personalità dell’attore diventando un’arma di seduzione o di distruzione, conferendo al personaggio un’espressione che ne risalta il ruolo. L’identità dell’attore, a sua volta, ha rafforzato la particolarità della scarpa. La seduzione, la nostalgia, la riservatezza sono aspetti che si percepiscono dai modelli creati da Viti e che possiamo riscoprire tramite alcune scene e che ci restituiscono queste sensazioni.

Nina Slingback - Basic Instinct, 1992, diretto da Paul Verhoeven

Iconica scena dell’interrogatorio di Sharon Stone alias Catherine Tramell indagata per l’omicidio di una rock star in pensione che lei frequentava. Fumando una sigaretta continua ad accavallare le gambe rivelando di non avere gli slip e catturando l’attenzione dei poliziotti, soprattutto quella di Nick interpretato da Micheal Douglas. 

La sicurezza e la sensualità di Catherine Tramell si percepiscono dalla gestualità e dallo sguardo intenso con cui domina il sesso maschile per tutto il film. Una donna glaciale, che si rispecchia perfettamente nell’abito bianco a collo alto, e nella una giacca oversize che indossa, entrambi della stessa lunghezza e che lasciano spazio alle lunghe gambe dell’attrice e alle dècolletè slingback rosa cipria di Donna Karan.
Le Nina Slingback di Viti, invece, raccontano una sensualità più innocente ma comunque consapevole, in cui il tacco si abbassa e viene posto un fiocco subito dopo l’apertura sul collo del piede, ad indicare quel labile confine tra purezza e seduzione.

Nina Platform – Taxi Driver, 1976, diretto da Martin Scorzese

Jodie Foster, nei panni di una baby prostituta di nome Iris Steensma, è soggiogata dal suo protettore. In una notte newyorkese cerca di scappare dal suo destino e incontra Robert De Niro nella parte di un tassista stanco del degrado morale che lo circonda. Famose sono e le scene in cui Iris affianca De Niro in alcuni incontri per strada.

La nostalgia di un’infanzia rubata troppo presto è interpretata da una giovanissima attrice che ha saputo immergersi in un ruolo così ambivalente. Una donna nel corpo di una ragazzina, percepita da ciò che indossa, dal cappello a tesa larga, quasi a nascondere il giovane volto. Il top con le rose, i mini short e un paio di platform rosse con fasciatura incrociata e cinturino sulla caviglia, indossate per tutta la durata del film a voler dimostrare un’età maggiore.
Le Nina Platform di Fabrizio Viti descrivono una storia più contemporanea e raffinata, i materiali utilizzati spaziano dai velluti lilla ai rasi bicolors. Un cinturino che avvolge la caviglia e proprio sopra a un rigido tacco rivestito ecco comparire l’ossessione di Viti per i fiocchi “look-at-me”. 

Nina Pointed Toe Mini Mule di - Marie Antoniette, 2006, diretto da Sofia Coppola

Marie Antoniette interpretata da Kristen Dunst è la futura regina di Francia. Si trasferisce a Versailles e inizia un difficile rapporto con l’etichetta e i costumi francesi. Si rifugia in amicizie, svaghi e feste fino a tradire i voti coniugali.
Incisiva è la scena in cui Marie Antoinette e le amiche fanno shopping. Tra pregiati tessuti color pastello, passamanerie, e la scelta di eleganti scarpe di metà settecento, le tre amiche mangiano dolci, bevono champagne e giocano a carte.
La purezza si scontra con lo sfarzo aristocratico ed ecco qui le Nina Pointed Toe Mini Mule di Viti create per slanciare maggiormente la gambe di chi le indossa. Un tessuto luminoso e un fiocco che segue la linea della calzatura rimandano subito l’eleganza francese.

Vinyl Boots - Pretty Woman, 1990, diretto da Gary Marshall

Iconica è la scena in cui la protagonista esce a fare shopping, indossando un vestito aderente e degli stivali neri in vinile (quelli della sera prima passata con Edward Lewis ovvero Richard Gere). 

La provocazione e la naturale bellezza di Julia Roberts rispecchiano la parte più attraente di ogni donna. I Vinyl Boots di Fabrizio Viti si trasformano e diventano attuali. Lo stivale segue perfettamente la linea della gamba celandola fino alla coscia. Il tacco è un Luigi XV ed è medio-alto mantenendo l’eleganza e la classicità che contraddistingue la linea dello stilista.

Timless Mid Heel Bootie - Girl Interrupted, 1999, diretto da James Mangold

Ambientato in un manicomio alla fine degli anni Sessanta, è un film che porta alla luce il sostegno femminile e l’amicizia tra donne nonostante le difficoltà di una malattia mentale. Angelina Jolie è Lisa, figura carismatica e sociopatica mentre Winona Ryder è Susanna, affetta da un disturbo di personalità. Significativa è la scena in cui, dopo essere scappate dal manicomio trovano riparo da un’amica di Lisa. In seguito, si accedente una discussione in cucina tra la padrona di casa e Lisa che porterà a tragici sviluppi. 

La frenesia del personaggio interpretato da Angelina Jolie si percepisce attraverso l’espressività che utilizza, una donna fragile che cerca di farsi forza elargendola alle amiche. Il senso del dominio trapela nei look. Magliette o canottiere unite a jeans, pantaloni di velluto che lasciano spazio a degli stivali bassi a punta che sembrano ricordare che ogni donna rimane sensuale nonostante i problemi.
Timless Mid Heel Bootie di Fabrizio Viti raccontano una donna guerriera. La pelle di coccodrillo e la bordatura nera definiscono la sottile silhouette femminile.

Keaton Loafer - The Royal Tenenbaums, 2001, diretto da Wes Anderson

Iconiche sono le scene in cui appare Margot, interpretata da Gwyneth Paltrow, figlia adottiva della famiglia Tenebaum. Viene descritta come una donna riservata e silenziosa ma la sua figura si scopre gradualmente. E’ una fumatrice, ma nessuno lo sa, guarda la tv da dentro la vasca ed è sposata con un neurologo. La noia la uccide per questo torna nella casa di famiglia, dove ritroverà i suoi fratellastri ma soprattutto Richie di cui è segretamente infatuata. 

Margot è sinonimo di quiete e discrezione, indossa sempre la stessa pelliccia e dei mocassini marroni che si rivelano pertinenti a qualsiasi location di Wes Anderson. I Keaton Loafer di Fabrizio Viti ci descrivono una storia più formale, una calzatura rimasta sempre moderna. Il contrasto del nero della suola e del fiocco risaltano le venature della pelle di coccodrillo. Un vero connubio tra eleganza e solennità.