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Eurovision Song Contest 2022: riassunto delle tre serate

I momenti salienti delle tre serate e il vincitore finale

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L’Eurovision Song Contest è “il più grande concorso europeo di canzoni nato nel 1956 per iniziativa dell’EBU (European Broadcasting Union)” che in più di 65 anni è diventato uno dei più grandi eventi di intrattenimento televisivo al mondo”.

La 66a edizione dell’Eurovision Song Contest si è svolta presso il PalaOlimpico di Torino in tre serate: 10, 12 e 14 maggio. A condurre, in lingua inglese, c’erano Laura Pausini, Alessandro Cattelan e Mika, mentre i commenti in italiano erano affidati a Cristiano Malgioglio, Carolina di Domenico e Gabriele Corsi. I paesi in gara erano inizialmente 41, ma a seguito dell’invasione in Ucraina, la Russia è stata squalificata.

 
 
 
 
 
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Nella prima serata di martedì 10 maggio, si sono sfidati 17 paesi e il pubblico doveva decidere quale fosse la loro performance preferita a condizione di rispettare una regola molto importante: non si poteva votare la canzone portata dal proprio paese. I 10 paesi le cui esibizioni riuscivano a fare colpo sul pubblico sarebbero passati alla finale di sabato insieme ai 10 più votati della serata di giovedì.

L’Italia era rappresentata dal duo vincitore del Festival di Sanremo: Mahmood e Blanco con il loro brano “Brividi”. Non partecipavano alle semifinali perché erano automaticamente in finale in quando l’Italia fa parte dei “big five” insieme a Francia, Spagna, Germania e Regno Unito, ovvero i paesi che sono i principali organizzatori della manifestazione e per questo sono avvantaggiati.

 
 
 
 
 
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Durante la prima serata, è stato molto apprezzato il brano “Stefania” della Kalush Orchestra dell’Ucraina. Infatti, ha ricevuto un’emozionante standing ovation e ha ricordato a tutti gli spettatori che la cultura e la musica ucraina esistono. 

Anche Diodato si è finalmente esibito sul palco dell’Eurovision Song Contest con la sua commovente “Fai rumore”. Avrebbe dovuto gareggiare nel 2020, ma la manifestazione fu annullata per l’emergenza Covid-19. Tuttavia, l’esibizione fu sostituita da uno show senza competizione all’Arena di Verona davanti alla platea completamente vuota.

 
 
 
 
 
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Nella seconda serata si sono esibiti gli altri 18 paesi e solo 10 sono hanno avuto accesso alla finalissima di sabato.

Molto attesa era l’esibizione di Achille Lauro che rappresentava San Marino con il suo brano “Stripper”. È apparso su un toro meccanico e si è scatenato con il suo socio Boss Doms (immancabile il bacio di rito). Tuttavia, la sua performance non è stata apprezzata del pubblico ed è stato eliminato.

 
 
 
 
 
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Anche Emma Muscat, maltese, ma “ribattezzata” italiana dal pubblico, ha eseguito la sua canzone “I am what I am” suonando al pianoforte. Anche lei è stata eliminata.

La serata si è conclusa con il duetto di Laura Pausini e Mika che hanno cantato “Fragile” di Sting e “People have the power” di Patti Smith, inneggiando alla pace.

Super ospiti il Volo con la loro canzone “Grande Amore” hanno chiuso la serata. Non era presente fisicamente Gianluca Ginoble (causa Covid) ma è apparso grazie ai maxischermi che lo proiettavano alle spalle dei compagni.

Il pubblico era in trepidante attesa della serata di sabato 14 maggio per scoprire il vincitore dell’Eurovision. Laura Pausini apre le danze con un medley multilingue e multi abito di 5 dei suoi successi: ““Benvenuto”, Le cose che vivi”, “Io canto”, “La solitudine” e l’ultimo singolo “Scatola”.

Tra le varie esibizioni, finalmente ci sono state quelle dei big five. Il duo Mahmood e Blanco, che rappresentava l’Italia, era attesissimo e la loro “Brividi” ha fatto scatenare tutto il pubblico, che l’ha cantata all’unisono. L’abbraccio tra i due ha concluso in grande stile la loro emozionante performance.

L’Ucraina rappresentata da Kalush Orchestra era il paese favorito. Con il loro brano “Stefania” hanno rappresentato i loro usi e costumi e hanno invocato l’aiuto di tutti affinché possa cessare la guerra nel loro paese.

Dopo aver concluso tutte le performance, si è dato via al voto sia in giuria che a casa. Per aiutare a votare, è stato mandato in onda un riepilogo di tutte le 35 nazioni che si erano esibite sul palco. Prima di declamare il vincitore, sono ritornati come ospiti speciali Maneskin con il loro nuovo singolo “Supermodel” che, ancora una volta, hanno lasciato sbalordito il pubblico. Dopo l’esibizione, sono stati intervistati da Alessandro Cattelan raccontando i loro successi e dando dei preziosi consigli ai concorrenti di quest’edizione. Uno di questi è non avvicinarsi troppo ai tavoli, alludendo all’episodio dello scorso anno in Francia quando erano stati accusati di drogarsi in diretta.

 
 
 
 
 
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L’ospite speciale che ha fatto tornare indietro nel tempo è Gigliola Cinquetti che vinse l’Eurovision nel 1964 con la sua “Non ho l’età”, brano riproposto e ricantato a distanza di 58 anni.

Anche Mika ha eseguito un medley dei suoi successi “Love Today”, “Grace Kelly”, “Yo Yo” e “Happy Ending” prima della chiusura del televoto. Dopo aver contato i voti, purtroppo l’Italia si classifica solo sesta. Sul podio salgono Spagna al terzo posto e Regno Unito al secondo. Al primo posto trionfa L’Ucraina, avverando tutti i pronostici che la vedevano vincitrice. È una vittoria musicale ma allude anche alla pace che si spera possa avvenire presto in Ucraina. Sarà quindi lì che ci si augura si possa svolgere la 67a edizione dell’Eurovision Song Contest.

 
 
 
 
 
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