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Intervista a SHUTING QIU: l’oriente incontra l’occidente

Tempo di lettura: 3 min.

Collezione SS21: un viaggio straordinario in un luogo ordinario.

Un percorso verso l’occidente quello di SHUTING QIU. Dal primo approccio alla moda avvenuto ad Anversa, alla scoperta di Sara Maino, SHUTING ha le idee chiare e una delle prime modalità per allontanarsi dalla situazione pandemica attuale è il sogno.

L’abbiamo virtualmente incontrata e le abbiamo fatto qualche domanda sulla collezione SS21.

La collezione SS21 è un viaggio straordinario in un luogo ordinario. Il riferimento al periodo del lockdown in cui viaggiare con l’immaginazione era l’unico mezzo a nostra disposizione sembra chiaro…

Sì, il concept dietro la collezione SS21 e dietro il video è una sorta di modalità di reagire al blocco e alle limitazioni riguardo il viaggiare. Prima della chiusura per me era normalità andare in città europee come Londra, Milano e Parigi per lavoro e in paesi esotici come l’India e il Marocco per svago e ispirazione, ma da marzo ho sopperito, mentre progettavo la SS21, sognando distese di sabbia in giorni d’estate. Con l’ambientazione volevo comunicare uno stato d’animo di felicità. La collezione è stata presentata con un fashion film ispirato allo stile di Martin Parr.

 
 
 
 
 
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L’attenzione per una moda più sostenibile sta diventando sempre più forte nel fashion system. È difficile per un nuovo marchio rispondere a questo bisogno planetario?

Penso che sia sicuramente difficile e impegnativo, ma mi fa anche piacere che sia responsabilità della nostra generazione essere più consapevoli e più preoccupati per la sostenibilità.

Ho prestato attenzione alla sostenibilità fin dalla mia prima collezione che incorpora tessuti riadattati e elementi di decorazione sostenibili, e ho sicuramente voglia di fare di più.

Questa stagione ho aumentato l’uso di tessuti stock e denim riciclato, che sono stati combinati con l’artigianato e mescolati con tessuti che sono tipici di SHUTING QIU. Cerco anche il più possibile di produrre le mie collezioni nel mio atelier di Shanghai collaborando con un piccolo team.

Perché la scelta di sfilare a Milano?

Sono stata scoperta da Sara Maino di Vogue Italia. Appena laureata impegnata nella mia prima campagna vendite durante la settimana della moda di Shanghai e grazie al suo supporto ho ottenuto l’approvazione di CNMI che mi ha invitata a sfilare a Milano. Ho avuto l’opportunità di realizzare lo show in una splendida location in piazza Duomo. È stata un’esperienza incredibile e questa stagione, ho sentito di voler continuare a far parte di Milano, dove spero di tornare presto per uno show fisico.

 
 
 
 
 
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Puoi menzionare le tre cose chiave da cui trai ispirazione quando costruisci una nuova collezione?

La mia esperienza personale, la società intorno a me ed i miei interessi personali.

Come si avvicina la moda in Cina ai bisogni occidentali e al gusto occidentale?

È un po’ difficile da dire. Sono cinese, sono cresciuta in Cina, ma il mio incontro con la moda è avvenuto ad Anversa. Penso che il mio gusto sia profondamente influenzato da entrambe le culture: occidentale e cinese. Non penso mai a come approcciare al gusto occidentale, penso che succeda in automatico.

 
 
 
 
 
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Image: SHUTING QIU Press Office

 

 

1920 1080 Giulietta Riva
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