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martedì, 10 Dicembre 2024
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Insolite e forse inutili paure di fine quarantena

Tempo di lettura: 2 min.

Cosa significherà?

Più volte durante questa quarantena ho provato a scrivere come mi sentissi, cosa pensassi, quale fosse il mio stato d’animo. Ogni riga, ogni lettera, ogni frase mi sembra così banale, così inutile, così irrispettosa. In fondo io e la mia famiglia stavamo bene, perché avrei dovuto lamentarmi? “Smettila, non vedi cosa succede lì fuori?” diceva il mio cervello.

Non ho, quindi, mai approfondito nulla rispetto al mio diario, più che mai privato in questo momento. Non ho mai espresso nulla di personale sul mio account Instagram rispetto a questo momento. Ho sempre letto con piacere le sensazioni, le emozioni e le testimonianze altrui, evitando sempre, però, di espormi nel calderone di flussi di coscienza. Ero tranquilla, la mia vita andava avanti, continuavo a lavorare deditamente e con piacere (fortunatamente!), cominciavo a sperimentare nuove cose – ho fatto dei disegni – e il tutto non mi è mai parso così pesante come gli altri mostravano.

 
 
 
 
 
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By me ‍

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Dopo l’ultimo DPCM, la maggioranza, ha cantato vittoria: si può riprendere con la vita normale!

Ma cosa vuol dire riprendere con “la vita normale” dopo aver vissuto questi due mesi? Non so se avete provato a pensarci, ma se devo dirvi la mia, visto che questa volta ho deciso di farlo, fa paura.

Avete presente la sensazione di quando state per tanto tempo in una stanza buia e poi uscite al sole? Gli occhi rifiutano di aprirsi, e per qualche secondo pensate che non riuscirete a vedere mai più nulla nella vostra vita.

Cosa succederà quando uscirò?

 
 
 
 
 
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Un po’ di tempestino

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Non dico che la quarantena mi sia piaciuta (pagherei oro per poter fare la colazione al bar ogni mattina), ma avevo creato la mia comfort zone. Mi adatto molto facilmente alle novità e alle situazioni, ma quando so che stanno per terminare e che sta per cominciare qualcosa di nuovo (o riprendere qualcosa di vecchio in questo caso), ho sempre paura che la luce mi possa accecare e disorientare.

Forse queste righe, queste lettere e queste frasi, potranno sembrare banali o inutili, ma in un contesto di sollievo generale, c’è qualcuno che come me sta cercando un paio di occhiali da sole?

 
 
 
 
 
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1920 1080 Fabiola Graziosi
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