mercoledì, 16 Ottobre 2024
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Il tennis, lo sport che detta lo stile

Tempo di lettura: 3 min.

Dai rossi campi di terra battuta alla vita di tutti i giorni

Da sempre considerato uno degli sport più legati al mondo della moda, il tennis in passato ed ancora oggi costituisce una delle tendenze più seguite tra gli appassionati di stile: gonne corte, plissettature, polo in cotone, fascette per capelli e molto altro per uno sport che ha fatto la storia.

Agli inizi del ‘900 le donne che praticavano il tennis dovevano indossare gonne lunghe, corpetti coprenti e grandi cappelli che impedivano loro di muoversi con agilità. Ad innescare il cambiamento fu Suzanne Lenglen, vincitrice di Wimbledon e prima tennista professionista, anche tra gli uomini. La campionessa abbandonò del tutto i corpetti per maglie in seta, gonne midi plissettate e gilet colorati spesso coordinati al turbante che portava in testa. Ad incoraggiare Suzanne Lenglen fu Jean Patou che negli anni ’20 cominciò a realizzare dei piccoli capolavori da indossare sulla competitiva terra rossa: “Li ho soltanto resi gradevoli da guardare come da indossare”, disse lo stilista che pian piano cominciò a coinvolgere anche gli uomini che dal pantalone lungo in lino passarono ai calzoncini freschi e dinamici. Pochi anni dopo i campioni di tennis René Lacoste e Fred Perry fecero del loro stile sul campo un business aprendo due aziende di abbigliamento che ancora oggi trovano posto negli armadi di tutto il mondo.

Sul campo la sfida si duplicò: da un lato una partita da vincere dall’altro uno stile da diffondere. Gussy Morgan, tennista professionista, divenne famosa per il suo abbigliamento sul campo caratterizzato da shorts leopardo e da mini gonne che lasciavano intravedere i merletti delle mutande. Ma l’icona di stile più riconosciuta fu l’italiana Lea Pericoli che si presentò al suo esordio a Wimbledon con una gonna in tulle rosa. “Decidendo di vestirmi così ho fatto una scelta per le donne” raccontava la campionessa commentando i suoi look più iconici come il pigiama in pizzo, la gonna di visone e quella in piume. Il colore subentrò nel mondo del tennis soltanto negli anni ’70 quando il campionato americano WCT permise ai partecipanti di indossare magliette colorate. Ed è proprio il colore ad essere diventato il segno distintivo delle eccentriche sorelle Williams che nel 2012 sono finite sotto i riflettori della critica per aver indossato delle fascette fucsia a Wimbledon, dove il dress code impone il bianco.

Ancora oggi il tennis detta tendenza dai brand più commerciali a quelli d’alta moda. Dior ha dedicato un’intera collezione a questo sport realizzano dalle classiche minigonne plissettate e golf trasparenti, attuali e ricercati fino a visiere in PVC, accessorio del momento. Tory Burch ha optato per uno stile più classico, attenendosi alle divise utilizzate in campo ma rendendole perfettamente indossabili per una passeggiata od una cena al club. Anche Fila ha dato la sua interpretazione creando capi giovani e sbarazzini dando la possibilità ad un target più giovane di avvicinarsi a questo mondo.

1920 1080 Giorgia Festi
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