Di necessità virtù
Sono tempi strani quelli che stiamo vivendo, tra isolamento, sovraffollamento di opinioni, distanza sociale, iniziative discutibili e confusione generale, l’unico nodo che, guardando indietro, non ci saremmo mai aspettati di dover sciogliere è la fila interminabile per entrare al supermercato.
Eppure, ribadisco, sono tempi strani quelli che stiamo vivendo e, ormai, niente ci stupisce più. Tra la paura di rimanere senza provviste e l’escamotage di prendere una boccata d’aria “giustificata” ogni quanto possibile, la conseguenza necessaria è la coda (straziante) davanti a una delle poche attività commerciali rimaste aperte.
Viste le norme obbligate che prevedono una distanza di sicurezza di almeno 1 metro e il tentativo di evitare assembramenti dentro e fuori, i supermercati permettono un’entrata massima dalle 5 alle 20 persone a seconda delle dimensioni dei punti vendita.
Dai creatori della start-up italiana Wiseair, è nata così filaindiana.it. Pietro Avolio, Francesco Bertani, Andrea Maioli e Nicolò Alabastro hanno dato vita, in un momento in cui ne hanno captato l’estremo bisogno, ad un sito che monitora i tempi d’attesa davanti gli store.
Tramite un sistema di geolocalizzazione degli utenti in coda, i quali una volta in fila cliccano sul tasto “sono in fila qui”, filaindiana.it raccoglie i dati e stima i tempi di attesa così da comunicarli a chi da casa tiene d’occhio per evitare di imbattersi in due ore di immotivata aria aperta.
Al momento attiva solo in Lombardia, filaindiana.it arriverà presto, sperando che la necessità diminuisca, nelle altre regioni d’Italia.