Oltre il gran premio di motociclismo, nella seconda città della Repubblica Ceca, c’è molto di più
Con tre consonanti su quattro lettere, la città ceca di Brno rappresenta già una particolarità. Ma la località nota soprattutto per il circuito Masaryk e il gran premio di motociclismo, ha molto da offrire a turisti curiosi e viaggiatori intraprendenti. Come il birrificio Starobrno, la fabbrica in cui viene realizzata una delle birre più note della Repubblica Ceca. Edificio post-moderno poco distante dal centro, lo Starobrno accoglie i visitatori con filmati didattici che raccontano la storia della birra e l’evoluzione del marchio in Repubblica Ceca. Si prosegue poi con una piccola esposizione dei simboli della città e della Repubblica, come la birra, il coccodrillo, l’orologio astronomico, l’uomo con la testa di gatto.
Il birrificio ha festeggiato nel 2022 i suoi primi 150 anni: dal 1872 la fabbrica si trova nello stesso punto anche se all’inizio, per produrre i 50mila ettolitri stimati, veniva usata l’acqua del fiume Svratka. Nel 2003 la multinazionale Heineken ha comperato la Starobrno, che nel 2010 ha raggiunto la produzione di un milione di ettolitri. I visitatori possono visitare il birrificio e le aree dove si aprono i serbatoi cilindro-conici per la fermentazione della birra. Dalla passerella possono vedere la linea per il soffiaggio, il riempimento e l’imballaggio delle bottiglie in pet. A tutti gli adulti viene infine offerta una degustazione direttamente nella cantina lager del birrificio. Per chi ha ancora sete, c’è sempre il ristorante ufficiale, posto di fronte all’azienda, che offre anche un accogliente spazio all’aperto.
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Ma, come accennato, Brno non offre solo una antica fabbrica di birra. Antica come, anzi un poco meno, il suo castello. Quella fortezza di cui tutti abbiamo sentito parlare a scuola quando ci veniva spiegato Silvio Pellico e le sue prigioni, ossia lo Spielberg. Un nome che ai tempi ricordava solo un famoso regista ma che invece qui diventa Hrad Špilberk e si materializza in una enorme costruzione militare posta in cima ad una collina poco distante dal centro della città. Un luogo sinistro, con un passato molto ingombrante. Non è stata infatti soltanto una prigione austroungarica piuttosto feroce. Ma anche sede di una vera e propria “chiesa” nazista, con tanto di altare, di cui restano ancora tracce. Il parco che avvolge la collina e la bella visuale vi restituiranno lo slancio necessario per proseguire la scoperta della città.
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Che peraltro di luoghi un po’ tetri ne vanta diversi: il Bunker 10z, l’Ossario della Chiesa di San Giacomo, le cantine sotterranee, il museo della vita ai tempi del socialismo…. Però ci sono anche l’architettura del tutto peculiare della modernista Villa Tugendhat e lo Zoo. E un coccodrillo volante: nell’edificio dell’ex Municipio della città morava, nei pressi del Mercato dei cavoli, oltre alla torre alta 63 metri che offre una bella veduta dei tetti rinascimentali, si può ammirare un coccodrillo del Nilo imbalsamato e appeso alle volte del palazzo. La coccodrilla, si tratta di una femmina, venne portata in dono di una delegazione turca che visitò Brno nel 1608. Per una serie di leggende e storie che si sono accumulate nei secoli, l’animale è anche conosciuto come il Drago di Brno.
Image Acrimònia Magazine