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I Millennial non vogliono festeggiare il Natale

Tempo di lettura: 2 min.

Non è colpa della sindrome del Grinch ma di una stabilità mancata

Non sono tutti felici quando si avvicina il Natale. Le strade dei paesini e delle città si illuminano, gli omini delle caldarroste agli angoli delle vie assumono finalmente un ruolo meno marginale e la filodiffusione diffonde uno squittente scampanellio continuo. Eppure non sono tutti felici quando si avvicina il Natale. 

I Millennial stanno vivendo un periodo complesso. La loro colpa è quella di fare esperienza degli anni migliori in un mondo caotico e complesso. Ai trentenni è stato sferrato questo calcio nello stomaco più comunemente chiamato crisi economica. E sono al contempo storditi da una crisi valoriale dilagante. 

Non sanno cosa sono, non sanno cosa stanno facendo e non sanno cosa faranno. I Millennial sono letteralmente in crisi e non ci si dovrebbe stupire quindi se questo magico momento natalizio non riesca a pervaderli di gioia.

Mirella ha 34 anni, insegna pilates e quando le si chiede cosa farà a Natale risponde: “Vorrei svegliarmi ed essere già al 26 dicembre, ho pensato di darmi malata quel giorno”. Se poi si pensa che la citazione andrebbe letta con un tono molto poco ironico l’atmosfera si fa grigia.

“Come si fa a festeggiare serenamente il Natale con dei posti nel mondo in cui esplodono bombe sui civili di continuo?” incalza Nadia, 28 anni specializzanda in medicina.

Non c’è nulla da festeggiare quindi. Nessun fittizio momento di gioia può distrarre le menti dei Millennial da un mondo che sta andando a rotoli, ed ora che il governo si è fatto più stringente anche con il codice stradale neanche l’alcol sarà d’aiuto.

Mauro ha 30 anni appena compiuti, mi guarda davanti ad uno spritz dall’ingiustificato costo di 15€ in centro a Milano e mi dice: “Natale lo festeggerò e farò finta di avere il cuore leggero. Come facciamo se smettiamo pure di sognare?”.

Allo stesso aperitivo Michela, 31 anni si inserisce: “Ho sempre odiato il giorno di Natale, mi fa concentrare su quello che non ho. Non ho un amore con cui festeggiarlo, non ho un lavoro stabile, non posso permettermi un mutuo e senza l’aiuto dei miei genitori non arriverei nemmeno alla fine del mese. Cosa dovrei festeggiare esattamente?”.

Caro Babbo Natale, perché non ripristinare un po’ di equilibrio nel mondo e regalare ai trentenni qualche sicurezza in più?

Illustrazione di Gloria Dozio – Acrimònia Studios
2560 1440 Fabiola Graziosi
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