La fine dell’anno si sta inesorabilmente avvicinando e ci apprestiamo a festeggiare un Capodanno decisamente alternativo. Come divertirsi in una situazione così particolare?
È una verità universalmente riconosciuta che al mondo esistano due tipologie di persone: chi vive per il Capodanno e chi non vede l’ora che sia tutto finito.
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Nella prima categoria possiamo osservare creature peculiari, che allo scoccare del primo dicembre (se non prima), appaiono nelle nostre notifiche con gruppi WhatsApp di Capodanno, pieni di liste di location, a volte improbabili, liste della spesa di possibili menù, con ingredienti accuratamente studiati, tenendo conto anche dell’allergia della cugina di secondo grado dell’amica delle scuole elementari. Fare festa è imperativo ed è IMPOSSIBILE fuggire.
Le creature della seconda categoria sono decisamente più difficili da individuare. Il solo sentire la parola “Capodanno” le spinge a nascondersi lontane dalla folla: per loro il tempo è un costrutto sociale e la sola idea di finire in un gruppo random di persone a festeggiare un giorno come un altro le fa fuggire verso la luna.
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Ma questo è un anno decisamente bizzarro, ormai lo sappiamo. I due lati estremi dello spettro sono uniti dal fatto che quest’anno non c’è una grande scelta: per la prima volta siamo tutti d’accordo nel dire che sarà un Capodanno anomalo.
Sembra che la situazione generale sia in via di miglioramento e se inizialmente si era stabilito di impedire gli spostamenti tra Comuni il 25, il 26 e l’1° gennaio, si sta pensando di apportare delle modifiche che consentano una circolazione più libera. Ma ovviamente deve vincere la prudenza, per evitare una terza ondata del contagio. Scordiamoci dunque serate in discoteca, maxi-tavolate al ristorante e piazze gremite di gente per i fuochi d’artificio.
Che fare allora? Come festeggiare, in un anno che ha visto ben pochi momenti felici e in un momento in cui sentiamo un disperato bisogno di leggerezza?
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Forse l’unica soluzione, tra i due estremi di amore-odio capodannesco è adottare un approccio che cade nel mezzo e prende un pezzettino di ispirazione da una parte e un pezzettino dall’altra.
Dunque, abbiamo capito che probabilmente staremo a casa, in compagnia di famiglie (ridotte), congiunti vari ed eventuali, qualche amico/a (forse), il sogno di chi odia il Capodanno in casa. Invece di rimanere a intristirci, perché non trasformare la casa in un luogo da party, con una serie di attività casalinghe e un po’ asociali? Siamo nella nostre case, nessuno ci vede, possiamo potenzialmente fare ciò che vogliamo.
Al bando la sobrietà, prendiamo i capi più oltraggiosi e improbabili del nostro guardaroba e vestiamoci a festa anche solo per stare sul divano. Procuriamoci una connessione internet stabile e organizziamo una Zoom party con amici, non serve essere in tanti, basta circondarsi di quelle persone che ci fanno sentire a nostro agio al 100%. Organizziamo una maratona di film e serie che amiamo e non ci stanchiamo mai di vedere. Anche se non amiamo cucinare scateniamoci nel creare menù favolosi ed elaborati. La festa alla fine è per noi e dopo un anno come questo meritiamo di festeggiarci.
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Proprio per questo è necessario prendere un po’ dell’entusiasmo di chi ogni anno aspetta il Capodanno con ansia: abbiamo un disperato bisogno di entusiasmo. A livelli diversi è stato un anno duro, incomprensibile e difficile per tutti. In questo periodo, che dovrebbe essere festoso, magari avvertiamo un peso, una stanchezza, aggravata da mesi lunghi passati nell’ansia. Allora forse sarebbe naturale pensare che ci sia ben poco da festeggiare, che non serva a nulla. E invece abbiamo un disperato bisogno di provare nuovamente un senso di speranza, di qualcosa che magari certo, è una convenzione sociale, ma è la chiusura di un anno difficile e il desiderio di un nuovo inizio, di rinascita, di un nuovo spirito e germogli che finalmente fioriscano.
Con l’augurio di un 2021 più gentile.
Image: Photo by DESIGNECOLOGIST on Unsplash