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Fakeapp: l’app che permette di creare finti video porno con i volti degli attori

Tempo di lettura: 2 min.

Tanto inquietante quanto realistico

Si chiamava Fakeapp. Era il 2018 quando si cominciava a parlare dell’app basata su un software in grado di adattare, attraverso algoritmi di deep learning, i volti ai corpi nei video porno. Le prime vittime sono state gli attori tra cui Cara Delevingne, Katy Perry e Emma Watson. Al tempo per creare un videoclip erano necessarie dalle 8 alle 12 ore per via della fase di sviluppo e miglioramento. Ma oggi che fine ha fatto la discussa applicazione?

Nato dai deepfake, file che vengono manipolati utilizzando l’intelligenza artificiale in modo tale da alterare il contenuto originale dei file stessi, il software permetteva a chiunque di creare i propri deepfake utilizzando semplici foto o video di riferimento. Col passare del tempo i deepfake si sono diffusi a macchia d’olio a tal punto da preoccupare paesi come la Cina che ha approvato un divieto contro la diffusione dei deepfake che hanno l’obiettivo di danneggiare la reputazione di altre persone. 

L’app da subito ha sollevato preoccupazioni riguardo alla manipolazione di contenuti video e alle potenziali conseguenze per la sicurezza e la privacy. È,  infatti, importante bilanciare l’innovazione tecnologica con la considerazione delle implicazioni etiche e sociali.

Quali sono i rischi di tecnologie di questo tipo?

  1. Manipolazione delle informazioni: i deepfake possono essere utilizzati per creare video falsi che sembrano autentici, portando a potenziali manipolazioni delle informazioni. Ciò solleva preoccupazioni sulla diffusione di notizie false e sulla possibilità di danneggiare la reputazione delle persone.

  2. Privacy e sicurezza: la capacità di creare video falsi con aspetti realistici può minacciare la privacy delle persone, poiché è difficile distinguere cosa sia vero e cosa no. Inoltre, può essere usato per scopi dannosi come il ricatto.

  3. Implicazioni politiche: i deepfake possono essere impiegati per manipolare l’opinione pubblica in contesti politici, creando video che sembrano mostrare politici o figure pubbliche in situazioni compromettenti o dicendo cose fuori contesto.

  4. Rischi per la sicurezza: l’uso malevolo dei deepfake potrebbe avere conseguenze sulla sicurezza nazionale. Ad esempio, potrebbe essere utilizzato per creare video in cui leader politici o figure di rilievo sembrano fare dichiarazioni pericolose o minacciose.

  5. Sviluppi tecnologici: alcune persone vedono anche potenziali utilizzi positivi della tecnologia, ad esempio nell’industria cinematografica per la creazione di effetti speciali o nella formazione per simulazioni realistiche.

 

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