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Urbex

Esplorazioni proibite: sei motivi per dire no all’Urbex

Tempo di lettura: 3 min.

Perché esplorare edifici abbandonati non è (quasi mai) una buona idea

Se anche a voi, guardando i numerosi e accattivanti video online, è venuta voglia di darvi all’Urbex, ossia all’esplorazione urbana, prendetevi qualche minuto, respirate a fondo e poi non fatelo. Non fare cosa? Non “avventurarsi in strutture e rovine abbandonate, o anche sistemi urbani di drenaggio delle acque, di tunnel di servizio, di passaggi sotterranei e simili”.

Questo hobby, i cui cultori più noti agiscono con grande cautela tra rovine, case abbandonate e ospedali psichiatrici in disuso sparsi per tutti gli stati del mondo, è affascinante e intrigante ma, come è recentemente avvenuto in Veneto, può avere dei risvolti piuttosto negativi. Stando alle cronache, infatti, proprio due esploratori urbani si sarebbero introdotti in una villa apparentemente abbandonata per poi scoprire all’interno i corpi mummificati degli anziani proprietari. Fico? Sì, se non sei tu a trovarli.

E questo risvolto macabro da film, che al cinema può anche risultare adrenalinico, non è il solo motivo per cui al 99% sarebbe meglio evitare di lanciarsi in questo tipo di avventura che pure, dobbiamo ammetterlo, un suo forte fascino ce l’ha. Chi può dire di non aver mai immaginato di introdursi in quella vecchia casa che vede sbarrata da tempo per scoprire finalmente cosa nasconde, quali curiosità e tesori siano celati tra quelle mura crepate e scrostate?

E però, mettendo da parte lo spirito di avventura e la totale mancanza di istinto di conservazione, meglio rifletterci più di una volta prima di indossare i vestiti da esploratore/esploratrice, cappello da Indiana Jones compreso. E sebbene ne esistano almeno un centinaio, limitiamoci a vedere i primi sei motivi per cui è bene evitare di gettarsi nell’Urbex:

  1. Quella casa/palazzo/ospedale che voi vedete sbarrato da decenni ha comunque un proprietario. Che sia un abitante del quartiere o un ricco ereditiere australiano, poco importa. Se entrate nella sua proprietà senza esserne autorizzati violate una legge italiana e rischiate una denuncia. “Ma ci vanno tutti, non ho rotto niente, la finestra era giù stata forzata” non sono motivazioni che un avvocato definirà risolutive.

  2. L’edificio abbandonato che vorreste esplorare potrebbe essere diventato il rifugio di qualcuno. Già, non solo nei film americani ma anche talvolta nella realtà, succede che persone senza fissa dimora scelgano di ripararsi dalle intemperie e dalle difficoltà della vita all’interno di strutture fatiscenti. Non è detto che la vostra intrusione sia ben vista.

  3. Non tutti siamo ingegneri strutturisti o carpentieri. Questo comporta che quelle travi marce che a noi sembrano assolutamente solide o quel solaio traballante del terzo piano che percorriamo con invidiabile sicurezza potrebbero crollare in una manciata di secondi, lasciandoci sotto un mucchio di macerie e di rimpianti per aver fatto una cosa così stupida.

  4. Zumba e palestra non proteggono da tutto. All’interno di una storica cascina di campagna, circondata da rovi e sottobosco, si possono trovare un gran numero di modi di farsi male, anche se l’edificio non collassa, è solo nei film che gli eroi escono indenni da certe situazioni grazie alla loro invidiabile prestanza fisica. Tra ragni, serpenti, scorpioni, schegge di vetro, chiodi arrugginiti e pezzo di ferro sporgenti il catalogo delle agevolazioni per finire al 118 piuttosto ampio.

  5. Non troverete il tesoro che ai vostri predecessori è sfuggito. No, quasi mai queste esplorazioni (che peraltro hanno come regola quella di non asportare mai nulla), si concludono con la scoperta di un forziere nascosto nei sotterranei. Anzi, nei sotterranei, per i motivi 2, 3 e 4, è meglio non andarci proprio, a meno di non essere speleologi, avere un supporto specializzato e magari pure uno staff medico in attesa.

  6. Postare una bella foto sui social non vale il rischio dei punti da 1 a 5. Come ormai assodato, si può vivere discretamente anche senza pubblicare contenuti virali. E se quel contenuto ci fa rischiare di: essere processati, aggrediti, feriti, travolti dai calcinacci o di rimanere bloccati in fondo ad un pozzo, allora la bilancia pende decisamente per il “Grazie ma no grazie”!

Urbex

Illustrazione di Gloria Dozio – Acrimònia Studios
2560 1440 Marco Squadroni
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