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Dove sono finiti? Le teorie sulle morti di alcuni personaggi famosi

Tempo di lettura: 2 min.

De sempre ci è difficile credere alla fine dei nostri idoli

Le morti di cantanti, artisti o attori, soprattutto se giovani, sono calamite per dubbi, speculazioni e teorie del complotto. Facciamo fatica ad accettare la fine improvvisa di chi è bello, ricco e famoso, e spesso bastano pochi dettagli non chiari a scatenare l’immaginazione. Di recente, anche la scomparsa a soli 31 anni dell’ex membro degli One Direction Liam Payne ci ha messo poco per produrre idee alternative su come siano andati veramente i fatti.

Liam sapeva troppo

Le prime notizie, che parlavano di un uomo fuori controllo all’interno dell’hotel dove alloggiava, a Buenos Aires, ai fan della boyband non sono sembrate coerenti con i video sereni e tranquilli caricati sui social media da Payne all’inizio della giornata. In tanti si sono rifiutati allora di credere che fosse morto realmente, prima che si scoprisse la verità: i contenuti erano in realtà stati creati quattro giorni prima.

La morte di Payne è poi entrata repentinamente dentro al calderone delle teorie strampalate legate all’arresto di Sean “Diddy” Combs. Una di queste vuole che anche il cantante britannico sia stato ucciso perché conosceva alcuni segreti di “Diddy”. Tutto questo solo perché Payne nel 2017 ammise di averlo conosciuto e parlò della sua “risata diabolica”.

Michael, Elvis, Bruce, e gli altri

Volgendo lo sguardo al passato, negli ultimi decenni sono molti i personaggi del cosiddetto “star system”, le cui premature dipartite hanno prodotto teorie del complotto o versioni alternative sulla loro sorte. La più nota e onnicomprensiva posiziona tutte queste persone su un’isola deserta a spassarsela dopo aver simulato la propria morte per vari motivi: problemi con la droga, troppa notorietà o per fuggire a minacce di morte.

Non esiste un registro ufficiale di chi ha soggiornato su quest’isola (oltre a essere deserta è anche segreta), ma stando alla leggenda metropolitana, nel tempo avrebbero preso la residenza lì il “Re del Pop” Michael Jackson, l’attrice Marilyn Monroe, l’icona del rock Elvis Presley e molti altri. Tra di loro possiamo immaginare abbiano fatto una capatina anche Kurt Cobain, Bruce Lee, la principessa Diana, Tupac Shakur e Notorious B.I.G. (altro che regolamenti di conti, gli ultimi due si erano messi d’accordo per scappare e rappare insieme).

Paul è morto, Avril pure

Al contrario ci sono altre leggende metropolitane secondo cui alcuni personaggi in vita, sarebbero in realtà morti. Quella che fin da piccolo mi ha più stuzzicato, riguarda la morte di Paul McCartney, voce e bassista dei Beatles, in un incidente stradale nel 1966, dopo il quale sarebbe stato sostituito da un sosia uguale a lui e come lui eccezionale musicista.

Per i fan ci sarebbe però più di un indizio a dimostrare l’accaduto, da un verso di “Strawberry Fields Forever” in cui John Lennon canta “I buried Paul” (ho sepolto Paul), alla copertina dell’album Abbey Road, piena di riferimenti alla morte, oltre a presunte minime differenze fisiche e vocali tra i due Paul.

Ma McCartney non è il solo artista a essere (per alcuni) in realtà un impostore. Anche la popstar franco-canadese Avril Lavigne sarebbe morta nel 2003 e la donna che sale sul palco oggi al suo posto si chiamerebbe invece Melissa.

Chissà se quando moriranno gli impostori, si dirà anche di loro che in realtà sono vivi, da qualche parte.

Illustrazione di Gloria Dozio – Acrimònia Studios
2560 1440 Tommaso Meo
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