Uno scrigno verde a Venezia
Il ponte dei sospiri, il canal grande, il ponte di rialto, la punta della Dogana, il teatro La Fenice, piazza S.Marco. L’elenco delle attrazioni di Venezia è lungo quanto conosciuto. Ci sono poi anche degli angoli, dei meandri, delle suggestioni fuori dai flussi turistici più intensi che meritano di essere scoperti.
Uno di questi è il Giardino Mistico del Convento dei Padri Carmelitani Scalzi, il più grande della città, ristrutturato nel 2015 dall’architetto Giorgio Forti. La chiesa di S. Maria di Nazareth, detta degli Scalzi e fondata nel 1754, si trova all’ingresso della città, accanto alla stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia. E il giardino Mistico è un’oasi di respiro offerta a tutti, nascosta tra le mura di un antico convento. Uno scrigno verde a salvaguardia della biodiversità dove sono state scelte e recuperate tutte le essenze floreali proprie dell’habitat veneziano.
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Nel giardino ci sono anche le viti dai cui frutti viene ricavato un vino autenticamente veneziano che ricorda come, circa duecento anni fa, nelle isole della Laguna c’erano ben 300 ettari coltivati a vigneti. L’orto-giardino è strutturato in un Cammino circolare segnate da sette tappe con altrettante aiuole. E la quarta tappa è appunto il vigneto, creato recuperando 17 antichi vitigni autoctoni, tra cui Dorona e Malvasia. Dalle arcaiche conoscenze in fatto di piante ed essenze viene ricavato anche un elisir, un mix segreto di rimedi officinali a base di Melissa Moldavica.
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Sette aiuole, quattordici partizioni e otto sentieri percorribili. Tutta la struttura del giardino richiama la sacra simbologia numerica: le sette tappe sono quelle che il fedele percorre per poter raggiungere la salvezza spirituale. I normali turisti e i viaggiatori curiosi che scelgono di distogliersi momentaneamente dal caos cittadino possono semplicemente godersi il prato, l’orto delle piante curative, l’orto dei frati, il vigneto, il frutteto, l’uliveto ed infine il bosco.
Mentre la chiesa può essere visitata gratuitamente e in autonomia, l’accesso al giardino avviene solo in gruppo e con una guida.