Il nuovo social network di informazione basato sull’intelligenza artificiale è stato appena lanciato dai fondatori di Instagram ed è già sulla bocca di tutti
TikTok, l’app costantemente accusata di rappresentare la vittoria della superficialità della nostra società, è stata l’applicazione più scaricata del 2022.
Video brevissimi che vengono “scrollati” senza sosta, alimentando apparentemente il calo generale della soglia dell’attenzione e promuovendo comportamenti non sempre positivi.
Il motivo che sembra creare una dipendenza così forte, è però il suo algoritmo.
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Grazie all’incrocio di dati sugli interessi, ricerche in app e soprattutto dalle interazioni e dal tempo di visualizzazione, TikTok è l’app perfetta per essere sicuri di vedere sempre qualcosa che ci intrattiene, che addirittura, a volte, sembra pensato apposta per noi.
E se tutto questo diventasse possibile anche con qualcosa di più autorevole, come le notizie e l’informazione?
Questa è l’idea che ha stimolato la creazione di Artifact.news.
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Artifact è un social che non mostra notizie in base alle nostre scelte consce, come fa ad esempio Instagram (che tiene conto di chi seguiamo per mostrarci i contenuti più adatti) ma assecondando quelle inconsce.
Esattamente come TikTok, Artifact si basa infatti su un algoritmo che tramite machine learning impara le abitudini di ogni utente, per proporgli, in questo caso, articoli di giornale e altre notizie provenienti da tutto il mondo dell’informazione online.
I fondatori, Kevin Systrom e Mike Krieger, assicurano che la veridicità dei contenuti sarà verificata prima della loro eventuale messa in app.
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Il sistema in base al quale questo algoritmo riesce a funzionare, in realtà, non è una novità: è stato inventato da Google nel 2017 e viene chiamato “the transformer” , ed è la rete neurale che consente appunto a Google, ma anche a ChatGPT (se non sai cos’è ChatOpenAi o vuoi sapere come si usa, clicca qui!) e a Dall-E, di capire, grazie a poche parole, il senso di ciò che viene descritto.
Ecco quindi come farà Artifact a leggere e capire il contenuto di ogni articolo presente sul web, garantendo un’ottima efficienza nel presentare solo notizie che siano davvero rilevanti per l’utente.
COME SI USA Artifact.news?
Se vuoi essere tra i primi utilizzatori italiani di questo nuovo social network, i passaggi da effettuare sono davvero semplici. Addirittura, per il momento è uno dei pochi social che non ti costringe ad effettuare la registrazione per poterne visualizzare i contenuti!
C’è da tenere conto che si tratta di un’app uscita solo recentemente dal beta testing: sono previsti svariati miglioramenti e aggiunte (messaggi privati, commenti, sharing di contenuti tra amici), ma è già perfettamente utilizzabile.
Vediamo come fare:
- Recati sul Play Store (Android) o su App Store e cerca “Artifact.news”
- Scarica l’app e attendi che si installi
- Apri Artifact.news: il suo logo somiglia ad un asterisco nero su sfondo bianco
- Seleziona almeno 10 categorie di interessi (non ci sono limiti, puoi anche sceglierle tutte)
- Se sei già abbonato a testate online, nella schermata subito seguente potrai inserirle
- Fatto questo, siamo dentro il nostro feed personalizzato
Eccoci all’interno di Artifact: ci troviamo nella sezione “For you” (che riprende la “for you page” di TikTok), dove vengono subito caricati moltissimi articoli, per il momento tutti in inglese, che parlano proprio di ciò che ho indicato come preferenza.
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In seguito, sarà appunto l’algoritmo a capire quali contenuti mi intrattengono di più in base all’utilizzo che farò dell’app, e saprà così consigliarmi solo quelli più adatti alle mie esigenze.
I dati globali sembrano dimostrare la vittoria dei sistemi basati su machine learning rispetto a forme più tradizionali di presentazione dei contenuti.
Sarà anche questo il caso, dunque grazie ad Artifact torneremo a prenderci il tempo di leggere articoli completi, invece che scrollare senza sosta da un video all’altro?
La domanda per il momento non ha risposta, ma nel frattempo noi l’abbiamo scaricata.
E voi?
Image AbsolutVision on Unsplash