• it
venerdì, 21 Marzo 2025
  • it
venerdì, 21 Marzo 2025
  • it
venerdì, 21 Marzo 2025
Raccontare verità con la musica

“Con la mia musica voglio essere sincera”: intervista a Sofia Sole

Tempo di lettura: 2 min.

Quattro chiacchiere con una delle voci femminili più promettenti del panorama musicale italiano

Sofia Sole ha solo 22 anni. Fa musica da quando ne ha 12, ha cominciato a esibirsi in contesti amatoriali prima per gioco spinta da sua mamma e poi in seguito toccando la televisione italiana e gli Stati Uniti. 

Sofia Sole ha solo 22 anni, ma in tutta onestà, ha una compostezza di un’artista esperta, la consapevolezza di aver già mosso dei passi importanti all’interno del mercato musicale e la lungimiranza di chi sa bene dove vuole arrivare. 

Insomma, Sofia Sole ha solo 22 anni, ma quando le chiedo cosa veramente fa con la sua musica mi dice: “Prima non avevo vissuto abbastanza e molte storie di cui cantavo le immaginavo. Ora cerco sempre di dire la verità.

Sofia Sole

Impossibile non chiederle, a qualche giorno dopo la fine del Festival di Sanremo, se è soddisfatta del podio. 

Sono felice della vittoria di Olly perché è giovane e perché il pezzo lo hanno scritto anche dei miei amici. Poi ho adorato Brunori Sas, sono una sua fan da sempre. Inoltre, anche se non è sul podio trovo Joan Thiele un’artista davvero interessante.

Come si fa, quando non si possono ancora calcare palchi così importanti, come quello dell’Ariston ad arrivare ad un pubblico?

Beh a me per esempio hanno aiutato tanto i live. Lì ho il contatto diretto con chi mi segue e cerco di farne parecchi. Inoltre penso che anche un corretto utilizzo dei social possano aiutare anche noi emergenti. Io prendo spesso spunto dalle challenge che lancia Olivia Rodrigo.

Parliami di VEGA, il tuo ultimo singolo.

VEGA l’ho scritta con altre due artiste ma soprattutto due amiche, con cui non avrei mai pensato di condividere un progetto artistico: Caffellatte e Asteria.

Cosa vi è venuto in mente?

Eravamo tutte in un periodo di crisi, di ansia, ci sentivamo sotto pressione e abbiamo deciso di utilizzare la musica come catarsi di queste sensazioni comuni.

Ha funzionato?

È stato bello perché abbiamo raccontato, come delle amiche vere il nostro sentirci a disagio ognuna con il proprio modo.

Qualcosa che stai per fare che ancora non sappiamo?

Ho un brano che ho scritto con Arisa che vorrei far uscire a breve, prima non ero pronta ma adesso non vedo l’ora.

Non vediamo l’ora anche noi.

Illustrazione di Gloria Dozio – Acrimònia Studios
2560 1440 Fabiola Graziosi
Chi cerca, trova