Il sogno sfumato di Emma (e le sue coetanee)
Il 15 giugno 2021 è la data che aspetto da quando sono piccola e ora vorrei che non arrivasse mai. Fra circa un mese diventerò maggiorenne e non erano di sicuro questi i miei programmi.
Vedevo amici e cugine festeggiare in grande e mi dicevo “anche io voglio una festa così”. Ogni anno facevo il conto alla rovescia. Nella mia mente era tutto già pronto: il mio vestito da sogno, la location, il dress code, femmine in lungo ed i maschi in camicia ed una playlist infinita.
Immaginavo cantare a squarciagola con i miei amici e ballare a piedi nudi per il dolore dei tacchi. Doveva essere una festa indimenticabile per tutti, dove l’unica regola imposta era VIETATO NON BALLARE.
E invece… sto arrivando al traguardo e non so cosa potrò fare, se sarò in quarantena o se sarò in zona arancione/rossa o se dovrò rispettare il coprifuoco. Indipendentemente da queste cose sicuro non sarà possibile festeggiare come ho sempre immaginato.
Spero solo di poter passare la giornata con le persone per me importanti, con gli amici stretti e con la mia famiglia, cercando di dimenticare anche per poche ore questo virus che ci sta togliendo tanto.
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Sarà sicuramente indimenticabile ma non nel senso che speravo.
Ma oltre alla festa, mi auguravo di godermi a pieno i diciott’anni, sognavo di andare all’estero con le mie amiche e divertirci come pazze, ma anche su questo siamo limitate. Sto entrando nella maggiore età senza essermi goduta gli ultimi momenti da adolescente.
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Non mi farò togliere anche il sorriso e non permetterò a questo virus di rovinare la mia giornata.