Un amico o un parente così, ce l’abbiamo tutti.
Loro sanno sempre tutto e qualunque cosa si abbia in programma di fare, loro l’hanno già fatta. Già organizzata con il supporto di 20 comodi (a detta loro) file Excel. Chiunque ha almeno un amico o parente che fa parte questa di categoria: il capo dell’ufficio complicazioni.
Il capo dell’ufficio complicazioni è quel personaggio che rende macchinosa qualsiasi semplice azione, festeggiamento o iniziativa.
Devono organizzare il loro compleanno? Te lo faranno pesare come se fossero a capo dell’organizzazione dell’Expo 2015. Formuleranno un Excel il cui utilizzo potrebbe essere considerabile astruso anche dal più caparbio degli ingegneri. Colonne per partecipazione di +1, intolleranze, presenza cani, presenza bambini. Non è tanto l’essere troppo organizzati il loro problema, quanto la sovranalisi ossessiva con cui affrontano la vita.
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Se devono fare un viaggio in macchina, calcoleranno istericamente 10 giorni prima quanti autogrill sono presenti dal punto A al punto B, leggendo anche tutte le recensioni di ognuno di quegli autogrill in cui probabilmente non si fermeranno mai. Chi conosce qualcosa di questo psicotico atteggiamento è la povera Magda di Bianco, Rosso e Verdone.
Il capo dell’ufficio complicazioni ha diversi attestati di contributo alla community in tutte le piattaforme volte a lasciare recensioni. Non c’è ristorante in cui va che possa evitare la segnalazione di camerieri troppo chiacchieroni o troppo taciturni, di cibi saporiti o estremamente sciapi, di fastidioso rumore nella parte indoor o di venticello non gradito sulle spalle.
Le relazioni sono, ovviamente, gestite nella stessa maniera. Le persone di cui si affiancano vengono catalogate impeccabilmente e la mancanza di elasticità mentale consente poco spazio anche al loro cuore.
Ma insomma: perché tutti questi Excel e piattaforme se poi alla fine è tutto così complicato?
Illustrazione di Gloria Dozio – Acrimònia Studios