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Chi è Serena Brancale, l’artista barese che sarà a Sanremo 2025

Tempo di lettura: 3 min.

Un’energia femminile travolgente e un sound per cui è difficile non muovere anche solo un piede sotto la scrivania. Ecco chi è la cantante che vedremo tra un mese sul palco dell’Ariston

Serena Brancale, classe 1989, nasce a Bari e conquista il grande pubblico costruendosi un’identità che si radica proprio sui propri natali. Cresce in una famiglia di musicisti, il talento musicale è innato, persino il suo Dna suonava il sax. Decide quindi di studiare canto jazz al Conservatorio di Bari. Sperimenta, sperimenta parecchio e passa nei suoi anni di formazione artistica dal jazz al pop, dal funk al rap, sempre con quel “pizzico di Serena Brancale” che pochi anni dopo l’avrebbero resa unica nel panorama musicale italiano.

La cantautrice che si esibirà sul palco dell’Ariston nella prossima edizione del Festival di Sanremo, condotto da Carlo Conti, porterà un pezzo di cui ad oggi si conosce solamente il titolo “Anema e Core”.

Quali sono gli indizi che potrebbero aiutare ad ipotizzare di cosa parlerà il suo pezzo? Escludendo che sia un remake dell’omonima canzone di Francesco Murolo degli anni ’50 ed escludendo anche che non abbia dedicato il brano del suo debutto sanremese alla, tanto amata dai vip, taverna di Capri.

Nessuna pista al momento. Ma sbirciando sul web e sui suoi canali social è possibile estrarre qualche curiosità in più sul suo profilo artistico e personale. Che non sia una di quelle che citeremo di seguito, l’ispirazione di “Anema e Core”?

Non solo musica, ma anche cinema per Serena Brancale. Nel 2003, all’età di 14 anni, Serena ha recitato nel film diretto da Alessandro Piva “Mio cognato”, interpretando il ruolo di Annamaria.

Il suo amore per il barese e il titolo del brano di Sanremo 2025 in napoletano ci indurrebbe a pensare ad un bel mix and match di dialetti che potrebbe rivoluzionare la linguistica per sempre. Il rischio? I fischi del teatro sulla scia dell’esibizione del Festival dello scorso anno di Geolier insieme a Guè Pequeno, Luchè e Gigi d’Alessio.

L’influenza di Pino Daniele nella sua musica potrebbe darci qualche indizio invece per la gestione della quarta serata del Festival (quella di venerdì 14 febbraio), delle cover. In più occasioni la Brancale ha portato sul palco cover della leggenda musicale italiana e partenopea. Considerando che il 2025 è anche il primo decennio dalla scomparsa di Daniele l’omaggio potrebbe andare proprio a lui.

Nonostante il grande pubblico sia venuto a conoscenza di Serena Brancale dopo che “Baccalà” brano totalmente in barese ha scalato le classifiche qualche mese fa, la cantante ha già parecchia esperienza nei live, anche su palchi internazionali. Nel Dicembre 2023, per esempio, si è esibita in Giappone davanti ad una platea molto variegata. Che sia anche questo un elemento che potrebbe influenzare la scelta linguistica del brano? Non sarebbe il primo caso. Liberato, giusto per citarne uno, tra tanti tratti distintivi, ha anche quello di far forza su un mix di idiomi: italiano, napoletano, inglese e spagnolo.

In ultimo ma non per importanza: l’amore. La Brancale è sentimentalmente legata al pugile italiano Dario Morello. La coppia è amatissima dal pubblico che spesso condivide momenti della loro vita quotidiana sui social rendendo tutti i follower partecipi. Che il brano non racconti una lotta tra l’anima e il cuore?

Illustrazione di Gloria Dozio – Acrimònia Studios
2560 1440 Fabiola Graziosi
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