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giovedì, 12 Dicembre 2024
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Che si dice quest’anno sotto l’ombrellone?

Tempo di lettura: 3 min.

Tutto quello che dovete sapere sugli argomenti cult della spiaggia

Si sa, ogni anno sotto l’ombrellone la chiacchiera (o pettegolezzo) fa da padrone e, per gli habitué di uno stabilimento in particolare la scelta del vicino è fondamentale. Già da Aprile, il momento della prenotazione della propria postazione al mare, si cerca di capire in che zona del lido si sarà posizionati: ci sono situazioni in cui il concetto di destra e sinistra può diventare molto più che di principio. 

Una volta creati i team e giunti ad Agosto, si indossa il berretto, ci si assicura di essersi spalmati la crema, rigorosamente 50+, e si procede a passo deciso verso la propria spiaggia di riferimento. Per il gruppo “stessa spiaggia stesso mare” è facile, sono lì da generazioni: stesso ombrellone ogni anno, stessi vicini, stessa borsa da mare in paglia della nonna. Scrutano con attenzione i nuovi cercando di capire perché abbiano scelto quello come luogo di villeggiatura.

Parte la chiacchiera.

“Ma quello dovrebbe essere parente di Pina, dai… quella col Ciao rosso che abitava in Via Emilia, te la ricordi sicuro perché nell’83 era fidanzata con tuo fratello Paolo”.

Finito il momento dei riconoscimenti che nemmeno CSI un’abilità del genere, comincia l’interesse per l’oggetto da mare cult della stagione. Spiegandolo meglio: c’è sempre un influencer, non è di certo un concetto moderno: quella persona che anche nel gruppo di amici, da sempre, crea tendenza. Parte tutto da lei. Solitamente svolge una professione che le consente di passare molto tempo su Amazon e a Maggio ha già acquistato il famoso oggetto cult da sfoggiare in estate.

Parliamo di materassini particolari, sedute spiaggia, teli comodi con tasche che possono contenere gli iPhone e centinaia di altre diavolerie similari. Ecco, quella persona tira fuori dal cappello l’oggetto dell’anno e con una naturalezza tale da far pensare di averlo sempre posseduto, lo tira fuori e lo utilizza fieramente.

“E mo che cos’è? Dove l’hai comprato? Come si usa?”, “Ma avete visto Rita che teli ha quest’anno, non posso non averli, tra l’altro mi sembra di averli visti anche a Maria de Filippi in barca, se compri Chi lo vedi anche tu”. 

Quando Rita (nome di fantasia) lancia la moda dell’anno, non c’è venditore ambulante che non debba adeguarsi se vuol portare a termine la stagione. 

Si arriva poi, verso il 10 Agosto, ad un momento in cui storici dello stabilimento e nuove leve hanno fatto amicizia, le chiacchiere si estendono e possono arrivare a coinvolgere addirittura tre o quattro ombrelloni a volta. Si cominciano a condividere i gelati e i più audaci si propongono di andare a guardare le stelle cadenti in spiaggia insieme, durante la notte di San Lorenzo. 

“Oh ma i gelati sono rimpiccioliti e aumentati di prezzo, dove andremo a finire”.

Il gruppone c’è e l’argomento diventa uno solo: “Ma che mangiate voi a Ferragosto?”. Gli italiani sono un popolo godereccio e la rilassatezza della vacanza non fa che aumentare questa, tanto amata anche all’estero, caratteristica. 

Qui ci si trova ad un bivio importante: il consiglio sul menù del pranzo di Ferragosto potrebbe unire quanto dividere. Per alcuni può diventare una poco simpatica competizione, per altri un momento di condivisione. Di nuovo, i più audaci, invitano il proprio vicino di ombrellone a casa loro per il pranzo del 15. 

Gli storici si dividono in piccoli gruppi. 

“Allora siamo noi quattro, voi tre, Emma con le figlie – il marito è scappato con un’altra non viene – gli zii e Marco e Isabella con il bassotto”, “allora io direi ognuno porta qualcosa menù a sorpresa: Ezio porta il pollo con i peperoni, tu porta il dolce e la macedonia che io faccio il pesce finto” (ma dov’è la sorpresa tutti si chiedono quando ascoltano).

Il pranzo andrà esattamente come è sempre andato e come andrà per sempre. Le famiglie si divideranno o nel migliore dei casi si allargheranno, i cani con allergie e pretese particolari aumenteranno e Rita non smetterà mai di lanciare la tendenza da spiaggia dell’anno. 

Le chiacchiere da ombrellone in fin dei conti sono sempre le stesse, sarà per questo che rappresentano una sicurezza e quel momento per cui si aspettano ben 365 giorni. Tutti i santi anni.

 

 

Foto: Fabiola Graziosi

1920 1080 Fabiola Graziosi
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