• it
mercoledì, 13 Novembre 2024
  • it
mercoledì, 13 Novembre 2024
  • it
mercoledì, 13 Novembre 2024

Che bella la solidarietà generazionale: la vicenda Patrick Zaki e l’esempio Segre

Tempo di lettura: 2 min.

Quando l’importante è dare concretezza alle parole

La vicenda di Patrick Zaki è tristemente nota. Un ragazzo di trent’anni, che frequentava un Master presso l’Università di Bologna, facente parte dell’associazione per la difesa dei diritti umani Egyptian Initiative for Personal Rights, con sede al Cairo è stato arrestato al suo rientro in Egitto, alle quattro del mattino, dai servizi segreti.

Oltre ai soliti capi d’accusa di circostanza, tipo minaccia alla sicurezza nazionale gli si imputa di essere attivo all’estero per fare una tesi sull’omosessualità.

Il 17 Aprile sarà un anno e due mesi che Patrick si trova in stato di detenzione e il suo avvocato che denuncia torture per 17 ore consecutive con colpi allo stomaco, alla schiena e con scariche elettriche inflitte dalle forze di sicurezza egiziane, che la detenzione preventiva, causa pandemia, può prolungarsi di volta in volta di altri 45 giorni.

La Conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI) e analoghe reti universitarie in altri paesi europei hanno espresso solidarietà a Zaki e lanciato appelli per la liberazione.

Il 18 dicembre il Parlamento europeo si è espresso con una risoluzione molto dura contro la crescente repressione, per mano delle autorità statali e delle forze di sicurezza egiziane, ai danni dei diritti fondamentali e di difensori dei diritti umani, chiedendo l’immediata scarcerazione del ragazzo.

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Amnesty Italia (@amnestyitalia)

Inizierà oggi, 14 Aprile, la discussione al Senato per l’immediata concessione della cittadinanza italiana a Patrick Zaki e la cosa clamorosa è che Liliana Segre andrà in Aula per votare la mozione.

La senatrice a vita, che ha 90 anni, aveva sospeso le sue presenze a Palazzo Madama a causa dell’emergenza sanitaria. Aveva deciso in via eccezionale di partecipare ai lavori dell’Aula il 19 gennaio scorso per votare la fiducia al governo Conte 2 ed era stata accolta dagli applausi di quasi tutto l’emiciclo.

“Voce iconica” della libertà la Segre, che di Patrick potrebbe essere nonna, ancora una volta stupisce per la sua naturale capacità di dare concretezza alle parole, per dare l’esempio che ai valori devono seguire fatti concreti.

Uno stile che è una continua lezione d’amore per le giovani generazioni.

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Liliana Segre (@segre.liliana)

 

1920 1080 Gianfranco Gatta
Chi cerca, trova