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Che amica/o sei?

Tempo di lettura: 3 min.

Il test dell’amicizia secondo Kasley Killam, esperta in salute sociale e connessioni, divide il mondo in amici lucciole, farfalle, sempreverdi e chi più ne ha più ne metta

Esistono parecchie domande che un vero amico, se ne avesse voglia, si potrebbe fare. 

Per esempio: “Preferisco scendere a fondo quando parlo con i miei amici?”, “Ricarico le batterie in solitudine?”, “Posso mancare a un’uscita di gruppo o rischio la FOAM (paura di essere disconnesso)?”

E ancora: “Sono più per le feste con tanta gente o per le cene tra pochi intimi?”. L’obiettivo, non provato scientificamente, è delineare il profilo amicale che più si avvicina ad ognuno di noi. 

Fresca di pubblicazione del suo libro “The Art and Science of Connection”, Kasley Killam, esperta in salute sociale e connessioni, definisce gli stili di amicizia che popolano il pianeta. Lo scritto fornisce stimolanti input per catalogare l’approccio che abbiamo con gli altri nel quotidiano. 

 
 
 
 
 
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Sul New York Times online è, infatti, possibile fare un test che sulla base delle risposte fornite dà indietro una classificazione del tipo di amica/o che si è. I risultati spaziano da “Fireflies” e “Butterflies” a “Evergreen” e “Wallflower”

Che cosa significa? Sebbene scrivere in prima persona sia un esercizio antipatico, a volte è necessario. Come in questo caso, per esempio, dove sono diventata cavia e ho provato il questionario. Tra domande più specifiche e curiosità generaliste sugli atteggiamenti in campo amicale è risultato facessi parte delle “Fireflies”

Quindi, immaginate una lucciola che vola nell’aria in una calda notte d’estate, brillando in compagnia dei suoi simili, per poi ritirarsi misteriosamente nel buio del cielo notturno. Le lucciole limitano il numero di impegni sociali in una settimana o in un mese, ma si accendono quando si sentono profondamente legate agli altri. 

“Nelle situazioni sociali, le lucciole tendono a essere molto presenti e concentrate”, dice Kasley Killam. “Quando si connettono, si connettono profondamente. E questo è un regalo che fanno agli altri”

Le lucciole, però, hanno bisogno di solitudine per ricaricarsi, è vero, ma Killam (lei stessa una lucciola) lancia una sfida: provare ad interagire un po’ di più di quello che si farebbe naturalmente. 

“Le chiacchiere possono essere appaganti”, afferma la studiosa. “Non deve sempre essere una conversazione a cuore aperto”.

E gli altri profili? 

Evergreen 

Immaginate un imponente abete rosso: rigoglioso, verde e affidabile tutto l’anno. Sembra che sia sempre sano e rigoglioso, purché riceva abbastanza luce solare e acqua. I sempreverdi si sentono più vivi quando sono nutriti da frequenti interazioni con gli amici intimi. Tendono a preferire quando queste interazioni sono profonde e significative. I sempreverdi “danno facilmente amore agli altri”, afferma Killam.

Butterflies

Pensate a una farfalla che svolazza di fiore in fiore, bevendo nettare e impollinando le piante lungo il percorso. Gli amici delle farfalle tendono a prosperare con frequenti interazioni sociali e sono attratti da forme più casuali di connessione. Sono probabilmente eccellenti ospiti e padroni di casa. “Le farfalle sono a loro agio in quasi tutte le situazioni sociali”, sostiene Killam. “E possono aiutare le altre persone a sentirsi a proprio agio”.

Wallflower

I wallflowers sono probabilmente un po’ timidi e tendono a essere selettivi su come scelgono di trascorrere il loro tempo. I loro calendari sociali sono piuttosto leggeri e sono attratti da forme di contatto più casuali. Il loro “superpotere” consiste nel recepire le informazioni e nell’essere sensibili rispetto a quello che accade intorno a loro.

 

Per fare il test, clicca qui

 

 

Illustrazione di Gloria Dozio – Acrimònia Studios

2560 1440 Giulietta Riva
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