La festa dell’estate è vissuta da tutti in maniera diversa. Abbiamo fatto qualche domanda in giro per il litorale romano
Antonio va per i 90 anni, è un agente di vendita ormai in pensione, e quando gli si chiede qual è il suo più bel ricordo del Ferragosto in giovane età storce il naso. “Quando ero piccolo io l’unico pensiero, a Roma, era sopravvivere ai bombardamenti tedeschi. Figurati se pensavo al Ferragosto!”. Un velo di dolce malinconia sul suo volto: “Sai, poi finita la guerra il nostro unico obiettivo era quello di trovare un lavoro per renderci indipendenti e costruirci un futuro in un mondo che si stava ricostruendo dopo tanto male”. “Oggi a Ferragosto sono semplicemente felice di quello che ho. Quando dicono “si stava meglio prima”: ma prima quando?”.
Chissà se nel diciottesimo secolo avanti Cristo, quando Ottaviano Augusto istituì questa festività aveva immaginato tutto questo. Di tutte quelle persone che per tragici eventi non avrebbero potuto godere quanto la sua gente di questo giorno che decreta l’inizio della fine dell’estate. E chissà se aveva predetto anche di tutte quelle ragazze e ragazzi che per il Ferragosto, millenni dopo, ci perdono ancora la testa.
Diletta ha 22 anni, fa la tecnologa alimentare e del Ferragosto il primo ricordo sono i ventaglietti preparati in un primo momento dalla nonna e poi oggi dalla mamma. “Per me il Ferragosto è letteralmente il profumo di questi dolcetti che si preparano tradizionalmente e che nella mia famiglia sono sacri”. Quando le si chiede qualcosa di più croccante dei suoi amati dolcetti dice: “Beh è ovvio che qui, vicino Roma al mare, c’è la tradizione dei falò nella notte tra il 14 e il 15 Agosto. È proprio in quel momento, da adolescenti che nascono i primi amori, i primi baci, i primi tiri di sigaretta. Quasi tutto è proibito i giovani, in quella serata invece, pensi di poter fare qualsiasi cosa”.
Mara ha 34 anni, lavora nella pubblica amministrazione e il suo più bel ricordo del Ferragosto è aver conosciuto Luca, 35 anni, che sta per sposare. “A Ferragosto ho conosciuto Luca, che tra qualche mese sposerò. Era in un gruppo di amici a cui io e la mia migliore amica ci eravamo accodate per un falò in spiaggia. Se ci penso, mi viene ancora da ridere”.
I ricordi più ilari del Ferragosto sono però, senza ombra di dubbio, quelli degli attuali 60/70enni. Una generazione che ha esperienze più rock delle altre. Anni d’oro i loro. Lino, 63 anni, avvocato dice: “Ferragosto vuol dire una cosa sola: mattinata in spiaggia a preparare gavettoni da tirare addosso a chiunque. Caricare secchi e secchielli d’acqua per poi scatenare in spiaggia una vera e propria lotta. E poi, le bombe calde alla cioccolata e alla crema”. “Le cose veramente scottanti non posso dirtele”.
Ferragosto capo d’inverno, si dice. E allora, che l’inverno inizi e che queste 24 ore creino un piacevole ricordo per tutti.