Il giorno che tutti vorrebbero non arrivasse
Si vociferava da tempo. Passato il Natale, passato il Capodanno, il terzo lunedì di gennaio è, ormai, giunto e nessuno era pronto. Oggi è il giorno più nero di tutto l’anno. Il giorno più triste del 2018. Ma tutto, in fin dei conti, passa. L’origine della celebrazione di questa uggiosa giornata è inglese. In Gran Bretagna il tema viene preso piuttosto sul serio, tanto che le assenze dal lavoro aumentano.
A quanto ha affermato Cliff Arnall, psicologo dell’Università di Cardiff, le motivazioni che fanno pensare al Blue Monday dipendono da una serie di variabili. Tra le prime c’è il meteo, poi i sensi di colpa per i soldi spesi durante le vacanze, ancora la voglia di cambiamento rispetto all’anno precedente che puntualmente non avviene. Ennesima bufala? Eppure molti di noi continuano a parlarne, a soffrirne e ad esserne vittime.
Tuttavia, spesso la malinconia si dimostra utile al miglioramento, al progresso e all’evoluzione di noi stessi. Poi, non resta che attendere l’Happiest Day, che cadrà tra il 21 e il 24 giugno.
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