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Ecco perchè Ashley O ricorda Hannah Montana

Miley Cyrus impersona una popstar di ultima generazione, fra cenni autobiografici e spunti di riflessione su un presente pericolosamente tecnologico

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È da pochissime ore disponibile su Netflix l’ultima attesa stagione di “Black Mirror”, un caso di serialità premiato da pubblico e critica, capace di raccontare gli inquietanti progressi della tecnologia sulle vite dell’umanità. L’episodio più atteso è sicuramente quello che vede il ritorno sullo schermo dell’artista americana, altamente sponsorizzato dalla piattaforma di streaming e anticipato da un trailer che ci aveva davvero molto incuriosito. Rachel, quindicenne insicura e molto timida, è una fan sfegatata di Ashley O, ultima frontiera del pop e paladina di positività, vuoi per i suoi testi, vuoi per la sua immagine fumettosa, fatta di micro completi olografici e di parrucche svasate nei toni del rosa. Le loro vite sono destinate a intrecciarsi grazie a un robot/assistente vocale/surrogato di Siri, Ashley Too, costruito a immagine e somiglianza della popstar.

 
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Il personaggio di Ashley O è sicuramente misterioso e tutto da scoprire. Prigioniera di un contratto discografico e di una zia senza scrupoli, viene quotidianamente drogata da un team di medici per far sì che prevalga in lei solo la parte euforica e creativa, in grado di sfornare hit mondiali. Le conseguenze dei no che Ashley inizierà a dire, sia non prendendo più le medicine sia rifiutandosi di sottostare alle regole di un mondo selvaggiamente capitalistico, la porteranno a rischiare la vita. Ma dopo un’apparente morte avverranno la sua rinascita e la sua rivincita. Guardando l’episodio, è impossibile non notare un certo parallelismo fra Ashley O e Hannah Montana, l’alter ego adolescenziale di Miley. La parrucca, i testi motivazionali, gli stacchetti, i sorrisi… tutto quanto fa pensare al percorso dolce-amaro di Miley, che a un certo punto ha rinnegato il suo passato disneyano per un capitolo molto più trasgressivo e personale, fatto di linguacce e riferimenti espliciti a sesso e droga.
 
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La scelta di questo personaggio non è casuale, e forse la cantante ha voluto lasciarlo parlare per lei. Intrappolata in una gabbia d’ipocrisia e circondata da persone pronte a tutto, ha deciso di prenderne le distanze e fare solo ciò che più le piaceva. E la spontaneità paga sempre, visto l’enorme successo che ha avuto anche nei progetti successivi, da “Bangerz” all’ultimo album, “She Is Coming”, corredato da una serie d’immagini promozionali chic e sovversive. Realtà e finzione che si discostano enormemente, riflessioni su un futuro inquietante in cui il cervello umano sarà manipolato, un cast tutto femminile, in cui gli uomini sono relegati a semplici scagnozzi, … Miley ha scelto un progetto davvero interessante e pieno di spunti, e ancora una volta si è confermata un’artista poliedrica e piena di cose da dire.    

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