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Anche gli squattrinati vanno in paradiso: 5 idee low cost per una vacanza indimenticabile

Tempo di lettura: 3 min.

Dove passare l’estate

Con l’approssimarsi ormai inesorabile dell’estate le conversazioni e gli scambi di opinioni sui social iniziano a concentrarsi sui programmi di viaggio e sulle migliori mete di vacanza per i prossimi tre mesi. Una programmazione che, solitamente, richiede un approccio camaleontesco: un occhio che scruta il calendario e l’altro che guarda al budget disponibile per l’agognato periodo di svago e relax. Conciliare in modo soddisfacente le due esigenze risulta quindi il frutto di alchimie, ricerche, irresponsabilità e fortuna, non sempre mescolate in eguali proporzioni.

Ci sono però alcune mete che si prestano più di altre a garantire un soggiorno estivo di tutta soddisfazione senza richiedere un esborso eccessivo, escludendo preventivamente i resort a 5 stelle dai filtri delle ricerche! Ed anche i periodi di altissima stagione potrebbero rientrare tra i parametri da eliminare per arrivare ad un menù di soluzioni estive low budget.

 
 
 
 
 
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Ma una volta stabilite le date, raggranellato il budget e selezionati accuratamente i compagni di viaggio, verso quali mete dirigersi? Partendo dall’alto, la prima possibilità potrebbe essere la Valle delle Chiese, sulla montagna del Trentino. Clima fresco e piacevole, barbecue, laghi, cascate, torrenti, fortezze austro-ungariche, reperti della Grande guerra, sentieri che attraversano boschi sconfinati fanno da scenario al Parco Naturale Adamello Brenta, la più vasta area protetta del Trentino. A poca distanza si trova il Lago di Ledro, intorno al quale in estate si svolgono spesso feste e concerti. Appartamenti, campeggi, b&b e agriturismi offrono un ventaglio di possibilità di pernottamento a costi ragionevoli.

 
 
 
 
 
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In fondo il grande dubbio amletico è sempre quello: mare o montagna? Ragionevole quindi anche pensare che, in estate, si possa preferire il mare. Esclusa la Versilia per ragioni squisitamente economiche, ci sono altre centinaia di località che potrebbero accogliervi. Restando in Toscana, la zona di Orbetello, con la comprensibile eccezione di Porto Ercole e Porto Santo Stefano, offre spiagge accoglienti, zone alberate per pranzare vicino al mare nelle giornate più calde, agriturismi e villaggi dove piantare, più o meno metaforicamente, le tende. Gli appassionati di natura, trekking e bike avranno a disposizione i 474 ettari della Riserva Naturale della Feniglia. Chi predilige l’arte e l’esotico troverà intrigante il Giardino dei tarocchi, nei pressi di Capalbio. Per il sostentamento e il pernottamento Albinia e la sua lunga via dei campeggi forniranno risposte adeguate.

 
 
 
 
 
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E adeguatamente interessante potrebbe inoltre risultare una sosta estiva nei dintorni di Trieste, per alternare mare, vita urbana ed esplorazioni oltre frontiera. La riserva naturale regionale della Foce dell’Isonzo conta su spiagge e piste ciclabili in abbondanza per godersi sole, mare e natura. E quando la giornata è troppo calda o il tramonto si avvicina, niente di meglio di una passeggiata in città, nel giardino del Castello di Miramare, al faro della Vittoria o in piazza Unità d’Italia. Per aggiungere una connotazione esotica alla vacanza basta percorrere pochi chilometri, superare una frontiera ormai solo teorica ed affacciarsi a Koper, in Slovenia, o a Umag, in Croazia.

 
 
 
 
 
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Costeggiando l’Adriatico per neanche 900 chilometri si sbarca sul Gargano, località del nord della Puglia che poco ha da invidiare alle più rinomate e lontane spiagge para-maldiviane. Tra Peschici e Vieste la strada segue una costa frastagliata e piena di baie, con un entroterra collinare che permette di godersi panorami e climi diversi. Anche qui villaggi, campeggi, appartamenti e agriturismi permettono un soggiorno low cost, se non si presta troppa attenzione all’esiguità delle stelle sulle insegne. Molti bar sulla spiaggia propongono pasti veloci ma sfiziosi che rendono la pausa pranzo meno pesante e onerosa. Poi per la cena qualcosa ci si inventa!

 
 
 
 
 
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Il pentagono della vacanza squattrinata punta infine sull’Abruzzo e sulla località di Pineto, la cui spiaggia costeggia l’Area Marina Protetta di Torre del Cerrano, dedicata all’antico edificio difensivo che sorveglia l’arenile, a sua volta intitolato al vicino torrente. Il nome della cittadina non è casuale ma dipende dal folto bosco di pini che si estende per oltre 4 chilometri e che ormai da oltre 100 anni regala ombra e fresco anche ai villeggianti. Che peraltro possono contare, dopo aver trascorso le canoniche 8 ore in spiaggia, anche sul Parco Filiani, un’area verde collinare con sentieri e percorsi ciclopedonali. Pineto vanta Quattro Vele di Legambiente e la Bandiera blu per la sua costa.

 
 
 
 
 
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Illustrazione di Fabiola Graziosi – Acrimònia Studios 

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