Ogni vacanza che si rispetti deve contemplare un aspetto culinario che esalti i ricordi e renda indimenticabile l’esperienza. Ma chi ha allergie ad alcuni cibi deve stare attento agli ingredienti nascosti dietro nomi esotici
Non tutti abbiamo la stessa sensibilità rispetto a molti argomenti, più o meno divisivi. Ma una sensibilità sulla quale non si può proprio discutere ne eccepire è quella relativa ad alcuni cibi o ingredienti. Che per una disagiata quota di persone rappresentano un vero tabù alimentare.
E se questa condizione può risultare limitante e fastidiosa nelle scelte e nella vita di ogni giorno, la cosa peggiora durate viaggi e vacanze, quando si vorrebbe godere del diritto di infrangere le regole e di affrontare ogni esperienza senza troppi pensieri.
Per andare incontro agli intolleranti, catene e compagnie che traggono la propria ragione di esistere dal rapporto con turisti a viaggiatori hanno messo in campo misure specifiche, come menù studiati apposta per chi non tollera latte, arachidi, crostacei, uova o glutine.
Un impegno non di poco conto, visto che in questi casi l’attenzione deve essere reale e non di facciata, se non si vuole correre il rischio di dover fare atterrare l’aereo in tutta fretta o di dover chiamare una eliambulanza per soccorrere in pieno oceano un turista a cui è stato servito un ingrediente proibito.
Proprio per fare fronte ad incidentali contaminazioni del cibo, negli Usa verranno implementati i dispositivi medici da installare su navi e aerei nei casi in cui l’attenzione dello chef nella preparazione e nella separazione degli ingredienti non dovesse risultare sufficiente.
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Per quanto riguarda l’Italia, Ita Airways offre la possibilità prenotare un “pasto speciale” sui voli intercontinentali (in tutte le classi), sui voli internazionali in classe Business e sui voli internazionali superiori alle 3 ore anche in Economy.
Brutte notizie però per chi ha allergie o intolleranze alle arachidi, visto che “Ita Airways non è in grado di garantire che i pasti siano completamente privi di tracce di allergeni e non garantisce la totale assenza di arachidi o sostanze da esse derivate nei pasti/snacks offerti ad altri passeggeri a bordo dei propri voli. Si raccomanda pertanto ai passeggeri che soffrono di intolleranza alimentare alle arachidi di portare sempre con sé i medicamenti da utilizzarsi nel caso di insorgenza dell’allergia durante il viaggio”.
Anche l’olandese Kim ha problemi con le arachidi: “non possiamo garantire che i voli siano al 100% privi di contaminazione da arachidi. Purtroppo, se serviamo uno snack a base di arachidi, non abbiamo un’alternativa da offrirle”.
E la mancanza è anche su glutine e lattosio: “non possiamo garantire che il suo pasto sia al 100% senza glutine o senza lattosio. Ha un’allergia alimentare grave? In tal caso le consigliamo di portare con sé nel bagaglio a mano la sua medicina contro l’allergia. Se desidera, può anche portare il suo pasto da casa, ma per motivi di sicurezza non potremo scaldarglielo”. Quindi farmaci anti allergici a portata di mano e pasta fredda preparata a casa nel bagaglio a mano.
Una volta sbarcati, atterrati, scesi dal treno o dall’auto, sarà naturalmente compito del viaggiatore accorto mettere lo staff della strutture ricettiva scelta al corrente delle proprie difficoltà, allergie e intolleranze, se non altro per non dover rimandare in cucina prelibatezze e leccornie per la sola presenza di qualche traccia di frutta con guscio.
E per pianificare meglio il viaggio, ci sono anche delle applicazioni apposite, come Spokin, che propongono guide e itinerari turistici pensati per chi non vuole entrare in contatto con allergeni e sostanze sgradite al proprio organismo.
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“Il modo più semplice per gestire le allergie alimentari, offrendo risorse alle famiglie allergiche alimentari in modo che possano vivere la vita più piena possibile. Una app che consente a genitori e adolescenti di trovare risorse di alta qualità e adatte alle allergie alimentari, come ristoranti, hotel e prodotti in tutto il mondo”.
Per stare davvero sicuri quando ci si siede a tavola, nel caso di intolleranze serie, la scelta migliore è utilizzare uno dei siti di prenotazione che permettono di prenotare sistemazioni dotate di cucina e angolo cottura. Magari con microonde e lavastoviglie. In modo da selezionare i propri alimenti preferiti, quelli tollerati e di procedere personalmente alla preparazione dopo aver pulitio e de-allergenizzato pentole e stoviglie.
Uno sbattimento ulteriore durante la vacanza. Ma sempre meglio di una visita non prenotata e non preventivata alla scoperta del Pronto Soccorso di Kuala Lumpur, per esempio.
Illustrazione di Gloria Dozio – Acrimònia Studios