Ansia, paura, senso di disagio: i giovani rispondono sempre meno alle telefonate. E si rifugiano dietro i messaggi e i vocali. Vi spieghiamo perché
Sembra proprio che lo squillo di un telefono provochi più ansia di un’apocalisse annunciata.
Un sondaggio condotto da Sky Mobile (2023) ha rivelato che il 26% della Generazione Z ignora le chiamate telefoniche, mentre il 75% dei Millennial preferisce scrivere un messaggio piuttosto che fare una telefonata. Si tratta della telefonofobia o phone fobia e può influenzare drasticamente la vita dei ragazzi.
L’ansia di telefonare, però, non è un tema legato solo ai giovani. Per decenni le generazioni passate hanno vissuto lo stesso stato d’animo come qualcosa con cui fare i conti. Qualcosa di inevitabile da superare.
Quando il telefono fece la sua prima apparizione, nel 1876, si comunicava esclusivamente attraverso la parola e la posta cartacea. Le possibilità di contatto non erano certo quello che abbiamo a disposizione oggi: sms, direct sui social media e e-mail.
Quali sono, però, le ragioni principali che portano i giovani a detestare le chiamate?
I ragazzi percepiscono ogni tentativo di telefonata come una violenta intrusione nella loro routine quotidiana, una sorta di mancanza di rispetto. Hanno paura del confronto a voce perché c’è meno controllo dei tempi e tutto può sfociare in conversazioni poco piacevoli. Preferiscono comunicare con i messaggi vocali che definiscono meno rischiosi.
Le modalità con cui si manifesta questo terrore invece sono varie: c’è chi continua a fissare lo schermo fino a che la suoneria termina, chi attacca al primo squillo e chi prova forti attacchi di ansia ma trova il coraggio di rispondere senza riuscire ad articolare frasi di senso compiuto. Chi poi preferirebbe un semplice messaggio scritto.
Su TikTok come ogni tema degno di nota è già trend e sotto l’hashtag #phoneanxiety si trovano i contenuti più disparati. Psicologi che inscenano sedute e consigliano gli atteggiamenti da assumere nel caso in cui l’ansia diventi incontrollabile, sketch di giovani che chiedono a persone più adulte di parlare al posto loro, ragazzi che mostrano come il loro tono di voce cambia per il nervosismo in vista di una chiamata.
@karlmission Phone anxiety gang rise up!
È curioso. Passiamo sempre più tempo attaccati ai nostri smartphone, ma abbiamo sempre meno coraggio di usarlo per farci una telefonata.
Illustrazione di Gloria Dozio – Acrimònia Studios