Zero fronzoli e una passione per gli sgabelli
Continua la mia spassionata (e totalmente priva di funzione) ricerca amatoriale sulle somiglianze di stile nell’arredamento di case di Paesi aventi una marcata identità, o perlomeno di quelli che sul mio Instagram vanno prepotentemente per la maggiore. Abbiamo visto quanto lo stereotipo francese abbia invaso anche le case delle più note influencer da baguette sotto l’ascella e frangetta spettinata, constatato le analogie presenti e conteggiato un numero spropositato di mazzi di fiori secchi.
Oggi invece ci spostiamo un tantino più a oriente, in Corea del sud, catapultandoci in un mood quasi asettico per quanto minimal ed essenziale. Il modus operandi è “less is more”, mia filosofia del cuore che sto tentando di introdurre nel quotidiano per molti aspetti, e che, inevitabilmente, rende questo stile – così spoglio ma lussuoso – il mio favorito.
Siamo agli antipodi se paragoniamo la cianfrusaglia barocca francese all’estetica pulita coreana. Quest’ultima è un trionfo di geometrie perfettamente incastrate tra loro, non una figura fuori dal suo asse. Il senso di equilibrio che salta all’occhio da queste immagini è pura fonte di godimento.
Gli spazi ariosi convolano a nozze con una scarna palette di colori che comprende il bianco, il panna e il beige. I complementi d’arredo sono spesso in legno, mai riverniciati. Non c’è posto neanche per il più timido dei violetti nelle case delle coreane, come se ogni artificio fosse bannato; tutto è sottilmente grezzo, perfetto al suo stato naturale, non sembra sia stata necessaria nessuna lavorazione accessoria. La quintessenza della neutralità.
La luce filtra dalle ampie finestre a scorrimento che allieta e riscalda un ambiente potenzialmente sterile. Infatti non c’è traccia della minima personalizzazione nell’arredamento di casa propria. No logo (favola), niente di customizzato o anche di vagamente riconducibile all’influencer di riferimento, il cui volto, peraltro, è spesso nascosto e mai esposto. E forse, il tratto più riconoscibile di questo stile è proprio l’impersonalità, l’assenza di oggetti di design (e se ci sono perdonerete la mia ignoranza in materia) e la completa mancanza di un tocco girly.
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Eccezion fatta per alcuni minuscoli appartamenti di giovanissime coreane (maybe studentesse?) che agghindano la propria camera con poster e fiorellini, regalandoci qualche nota di colore.
Le cucine sono piccole e poco somiglianti alle nostre che traboccano di aggeggi di cui spesso ignoro l’utilità. Qualche attrezzo in mostra e che sia ton sur ton o allora non ci siamo capite.
Ultima nota: perché ci sono sgabelli e sgabellini in ogni dove? Che sia forse il loro feticcio nascosto?
Visualizza questo post su Instagram– 퇴근하고 힘들고 배뭉쳐서 누워있었더니 저녁시간이 다날아갔네 집안은 난장판인데 . #goodnight #미니_홈✨