L’atmosfera dreamy da cui è impossibile non essere attratti
Della mia profana incoerenza già ne ero cosciente, ma ahimè, la conferma di essere una sottilissima banderuola l’ho avuta pochi giorni fa, sgranando gli occhi sulla perfezione delle case in stile scandinavo. Come un prepotente bisogno primordiale ho sentito l’esigenza di decretarlo il mio favorito e immediata è stata la detronizzazione dello stile coreano della scorsa puntata (fyi no non sono Gemelli).
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Il giochino è sempre lo stesso: spulciare l’Instagram fino all’inverosimile alla ricerca di somiglianze stilistiche (perché il termine scopiazzature fa cafone) nelle case delle influencer di uno stesso luogo. Quella di oggi è un’analisi al limite del ridicolo in quanto chiunque abbia una manciata di diottrie per occhio riuscirebbe nell’impresa. Ma procediamo:
Matilda Djerf è un’adorabile modella e influencer svedese che sul mio Instagram trova molto spazio. Ha 23 anni e un appartamento di sua proprietà e qualcuno ha dovuto impedirmi di sorseggiare candeggina dopo aver appreso questa notizia.
Parquet chiaro e nodoso, muri e soffitti candidi ornati di qualche stucco e finestre lunghe e strette che filtrano una luce mattiniera (ché le foto di sera non si fanno, è l’ABC). THAT’S IT. Questa è l’ossatura minimal che fa da padrona a tutto il contorno; contorno che, peraltro, consta di un letto, un divano e un tavolo.
I rosini e violini vivacizzano questo regale pallore e i baby breath animano uno scenario – A MIO AVVISO – finto che più finto non si può. Atmosfera dreamy senz’altro, ma quando è che si è scavallato il limite del “do it for the gram” e perché a queste ragazze fanno così schifo le funzionalità e le comodità di una casa vera?
Trine Kjær è una stylist danese piacevolmente allineata al mood precedente ma con gusti un po’ più adulti e incline al massimalismo. Ha una casa abitata da due pupi e quantomeno la cucina si suppone sia presente. Il dogma non scritto è che tutto deve essere esteticamente pleasent e gradevole alla vista, mai che si scorga un velo di verità come il filo del caricabatterie o il bagnoschiuma in bagno. Ma l’instagram reality è un altro capitolo a sé che intavolare qui mi costerebbe fatica inutile.
L’ossatura della casa è sempre quella: parquet e muri bianchi. Qui Trine si diletta coi colori accesi dei divani, tappeti e tavoli. Una tavolozza post impressionista ben riuscita, riempita di suppellettili dalle linee esilaranti e simpatiche piantine. Qui una parvenza di vivibilità è perlomeno palpabile.
Grande protagonista dello stile scandi: il curvy mirror di Gustaf Westman. E se dovesse essere assente no worries che l’Ultrafragola di Sottsass sarà un ottimo sostituto.
Pernille Teisbæk è la pecora nera di un gregge bianco poichè lontana da quel gusto un po’ adolescente. Predilige una sobria eleganza che perfettamente la rispecchia. L’Ultrafragola? Presente ma in bianco, Pernille è troppo chic per scegliere il rosa.
Altra figura pressoché onnipresente è il divano a sacco di Ligne Roset
e i tappeti di Layered, di cui anche la nostra cara Matilda si è servita.
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L’ossessione per il colore e le figure plastiche che si riscontrano in ogni immagine è un concept ormai ben approdato e tbh per me inevitabilmente attraente. Un ambiente così positivo e spiritoso mi stuzzica il pensiero e non fatico a immaginarmi in una casa così.
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Feticci: tulipani everywhere, ceramiche di ogni tipo in ogni dove, azzurri, gialli e lilla pastello.
Tips: da seguire Astrid Wilson, perché oltre che essere un’illustratrice pazzesca, nel suo feed reposta scatti perfetti di case in stile scandi e funge da ispirazione gratuita.
Visualizza questo post su InstagramFlower Market prints Tokyo & Honolulu 50x70cm in the beautiful home of @solbackentre