“Se ad una cosa tieni davvero, riesci a trovare il modo e il tempo per farla”
Sofia Montagna è una stella nascente nel mondo dello sport. Eptatleta, con la passione per il mondo del food e per le immersioni, ci ha raccontato cos’è l’eptathlon, come ha reagito il suo corpo al blocco degli allenamenti durante il lockdown e cosa comporta per una donna dedicarsi alla carriera sportiva.
Come ti sei avvicinata all’eptathlon?
Mi sono avvicinata all’eptathlon in modo completamente naturale, non c’è mai stata una decisone netta. Quando da piccola cominci ad approcciare all’atletica, ti fanno provare tutte le discipline in modo da sviluppare tutte le capacità motorie, per poi selezionare quella più adatta a te solo in età più matura. Io ho cominciato con tutto per gioco e ho continuato a praticare tutte le discipline perché, in linea di massima, mi riuscivano bene. Con il tempo ho cominciato a dedicarmi alle prove multiple, anche grazie al mio allenatore che ha visto in me fin da piccolina una possibile eptathleta.
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Che cosa ti piace di più di questa disciplina e perché proprio questa?
L’eptathlon è una disciplina molto faticosa ma l’impegno che richiede preparare sette discipline così diverse tra loro è direttamente proporzionale alle soddisfazioni ed emozioni che ti fa provare. È una gara che si svolge in due giornate, nelle quali vivi la competizione al 100% dalle delusioni alle soddisfazioni, nelle quali devi mantenere continua la lucidità mentale cancellando gli errori fatti nella gara precedente e andando avanti con la giusta determinazione. Bisogna saper gestire non solo le energie fisiche ma soprattutto quelle mentali.
Come concili la tua vita da atleta con il resto degli impegni quotidiani, qual è il trucco?
Conciliare lo sport a livello agonistico con gli impegni quotidiani è assolutamente possibile, basta organizzarsi. Avendo frequentato il liceo classico ho imparato fin da subito ad ottimizzare al meglio il mio tempo, dividendolo tra studio e sport: mi piace studiare! Alla base di tutto c’è la forza di volontà: se ad una cosa tieni davvero, riesci a trovare il modo e il tempo per farla. Naturalmente questo comporta delle scelte, che non definisco sacrifici o rinunce, sono io che decido il sabato sera di non uscire se ho una gara al mattino, senza rimpianti…
Qual è stato il tuo allenamento tipo durante la quarantena e la reazione del tuo corpo post lockdown?
Appena scattato il lockdown ammetto di essere andata un po’ in crisi, non avendo più certezze sugli allenamenti e le gare future.
Mi sono data una routine molto definita, perché, essendo abituata a fare molte cose tutte insieme, intuivo sarebbe stato faticoso passare le giornate a casa senza nulla di stabilito. Sono una persona troppo metodica e super inquadrata.
Quando sono potuta tornare in pista è stata davvero una liberazione, non aspettavo altro. Naturalmente la ripresa è stata graduale, ma la sensazione dopo qualche giorno era quella che non avessi mai smesso di allenarmi.
Il tuo profilo IG è molto cool e contenitore di tante passioni differenti. Che cosa ti piace fare nel tempo libero?
Grazie! Una delle mie più grandi passioni è cucinare. Piatti buoni, sani e funzionali ai miei allenamenti. Mi piace sperimentare ingredienti e ricette particolari e alternative, ma mi piace anche scoprire nuovi ristoranti e cucine. Insomma… il mondo del food mi intriga molto!
Ho tre cani e adoro passare tempo con loro, fare camminate e gite per scoprire posti nuovi. Adoro viaggiare, organizzando naturalmente in modo super dettagliato ogni tappa del viaggio (l’avevo detto di essere un po’ maniaca dell’organizzazione giusto?)
Un’altra mia grande passione sono le immersioni: ho il brevetto da sub avanzato e sono la mia attività preferita nelle settimane di riposo al mare.
Visualizza questo post su InstagramHow to get my days better love you two #dogs #bordercollies #bordercolliesofinstagram #puppies
Lo sport viene spesso visto come monopolio maschile. Che cosa si può fare, da protagonista, per ribaltare questo stereotipo?
Diciamo che lo sport (e alcuni sport più di altri) è spesso visto come prettamente maschile. Penso che questa concezione sia nociva non solo perché non valorizza la donna in sé, ma anche perché non invoglia giovani ragazze a prendere in considerazione la possibilità di intraprendere la carriera sportiva.
Dobbiamo, noi stesse in quanto sportive, farci portavoce di questa realtà, delle soddisfazioni che regala e cercare di raccontarla con i nostri mezzi. Qualcosa negli ultimi tempi si sta muovendo, e spero che si continui in questa direzione.
Un desiderio in vista di questo nuovo anno di gare e di (si spera) ripresa post Covid-19?
Dopo la ripresa post lockdown e appena prima dell’inizio delle gare, a fine luglio, ho subito un infortunio, dovendo così cancellare le gare che avevamo in programma per i mesi di agosto e settembre. Dopo molti mesi di allenamento è stato un duro colpo non poter raccogliere i frutti per cui avevo tanto lavorato. Anche questo fa parte del gioco… Sto ultimando le visite e i controlli fisici per poter riprendere a pieno regime gli allenamenti in vista del 2021. Per scaramanzia, non dico mai i miei obiettivi, ma tutta la carica agonistica che non ho potuto esprimere quest’anno, la conserverò per il prossimo, sperando che le cose vadano per il verso giusto.
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In bocca al lupo, Sofia!