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giovedì, 07 Novembre 2024
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giovedì, 07 Novembre 2024

5 città da visitare in autunno 2024

Tempo di lettura: 4 min.

Finita e ormai quasi dimenticata l’estate è tempo di orientare lo sguardo verso mete di viaggio adatte al periodo autunnale, tra foliage, musei, fabbriche di birra e accoglienti locali dove contrastare i primi freddi

Prima che tutte le foglie siano cadute dagli alberi, che il vento gelido inizi a spazzare vicoli e piazze, che l’arrivo del vero freddo ci faccia perdere ogni desiderio di salire su un aereo o su un treno, bisogna cogliere l’attimo ed iniziare a scegliere una città adatta ad un city break all’insegna del relax, della scoperta, della cultura e magari dell’enogastronomia. Una fuga dalla routine che potrebbe concretizzarsi, solo per fare un esempio, nel ponte del 2 novembre, che cade provvidenzialmente di sabato. Un weekend lungo, magari come coda di una festa di Halloween molto fuori porta.

Vediamo quindi quali potrebbero essere 5 città adatte ad ospitarvi per un appagante e piacevole fine settimana d’autunno.

  • Siviglia: per chi ha nostalgia dell’estate. La città del sud della Spagna in novembre è in grado di offrire giornate con temperature massime di 20 gradi. Non abbastanza da fare il bagno in piscina ma sicuramente sufficienti per godersi un centro storico vivace e ricco di fascino. Collegata a Milano da RyanAir, in 2 ore e mezzo passerete dall’umida quotidianità della pianura lombarda ad una tiepida primavera andalusa. Una volta che avrete preso confidenza con il clima avrete solo da scegliere da quale delle tante attrazioni iniziare l’esplorazione: Alcazar, Cattedrale, Setas, Acquario, Torre dell’Oro, Piazza di Spagna. Quest’ultima, con il vicino parco di Maria Luisa, da sola merita il viaggio.

  • Pilsen: per gli appassionati di Pivo. Se la birra rappresenta uno dei vostri alimenti preferiti e non vi mette pensiero berla anche in condizioni climatiche non proprio estive, ecco la città per voi. Situata a metà strada tra Praga e Norimberga, Pilsen vanta la fabbrica più grande e forse più antica d’Europa: re Venceslao II autorizzò la produzione di birra  nel 1295 ed oggi l’impianto della Pilsner Urquell rende onore ad una storia tanto antica. La visita guidata, quasi sempre in ceco o inglese, dura oltre un’ora e permette di scoprire davvero tutti i segreti della produzione della birra. Le guide, preparate e appassionate, vi guideranno all’interno degli stabilimenti, anche in autobus, per poi condurvi nei vecchi luoghi di produzione, sotto terra. Lì potrete anche assaggiare una versione speciale di Pilsen prodotta appositamente per gli ospiti. Visto che fuori la temperatura massima sarà intorno ai 6 gradi, il fresco dei cunicoli non risulterà poi così preoccupante. Ma per trovare un po’ di tepore, niente di meglio di una sosta al bar dei gatti, o Kočičí kavárna, dove sorseggiare qualcosa di caldo accarezzando un affettuoso felino.
  • Graz: cultura e raffinatezza austriaca. La capitale della Stiria è seconda, in Austria, solo a Vienna. Il centro, solcato dal fiume Mur, è ricco di attrazioni antiche e moderne, che si alternano e convivono piuttosto bene. Il museo di arte moderna, Kunsthaus, è riconoscibile dalla grande bolla blu con oblò che risalta tra i tetti di tegole rosse del centro storico. L’Isola artificiale sul fiume è una sorta di lumaca in vetro e metallo che ospita un bar e si illumina al calare della sera. L’antica Landeszeughaus conserva una gigantesca armeria piena di armature, spade e moschetti (32mila oggetti su 5 piani). La torre dell’orologio nasconde la campana dei vagabondi e vi indicherà l’ora di tornare in hotel. O di andare a pranzo. E per chi ha nostalgia della Patria, il cortile del Palazzo della Regione, Landhaushof, viene considerato “un capolavoro del Rinascimento italiano”. Graz non offre solo monumenti e spunti culturali, ma onora anche il suo soprannome di Capitale dei sapori, ad esempio con il Festival del tartufo che va in scena proprio in questi periodi. Vista la sua collocazione, non troverete temperature andaluse, ma un clima tra 1 e 8 gradi, ideale per cibi speziati e cioccolate calde. I molti colori che l’autunno porta sulle chiome dei boschi completeranno il quadro.

  • Lubiana: una mini capitale molto ospitale. Non c’è solo il birrificio Union ad attendervi nella prima città della Slovenia. Lungo il fiume Ljubljanica sono molti gli scorci, le piazze, i musei e le attrazioni che possono farvi trascorrere due o tre giorni di piacevole relax all’ombra della collina del castello. I locali lungo le sponde del fiume vi proporranno gradevoli coperte per mangiare e bere all’aperto, nonostante il fresco. I musei della scienza, delle illusioni, delle belle arti, dei treni e della scuola sono tutte valide mete per una sosta culturale nei giorni cupi mentre il castello e il suo cortile sono perfetti per le passeggiate nelle giornate di sole: si sale con la funicolare, per non faticare troppo, e si riscende per i sentieri che portano verso il mercato contadino, vera perla di autenticità e sapori tipici. Sapori che il ristorante balcanico Baščaršija, strategicamente collocato nella parte (più) naif del centro cittadino, riesce a proporre in modo piuttosto efficace. La mina stimata intorno a 3 gradi consiglia abbigliamento non troppo primaverile.

  • Bordeaux: il rosso di Francia. Potreste godervi anche 14 gradi passeggiando per le strade dell’elegante città sulle rive del fiume Garonne, a due passi dall’oceano e a meno di due ore di volo da Bergamo e da Venezia. Celebre per i vigneti e le cantine da cui è circondata, Bordeaux vi affascinerà con monimenti sontuosi, piazze molto scenografiche e 350 edifici tutelati dall’Unesco. La Città del Vino, il Giardino botanico, lo Specchio d’acqua, il Grands Hommes, l’ex Caserma Darwin sono solo alcune delle tappe da percorrere per scoprire la città. Moderni tram e mezzi pubblici, piste ciclabili e mezzi a noleggio rendono Bordeaux molto godibile per i pedoni e i turisti curiosi e slow. Una crociera al tramonto con cena sul fiume, un’escursione sulle spiagge oceaniche o nelle vicine zone vinicole concluderanno la vostra esperienza bordolese, facendovi promettere di tornare quanto prima a degustare un buon calice di Saint Emilion in Place Rohan.
Illustrazione di Gloria Dozio – Acrimònia Studios
2560 1440 Marco Squadroni
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